mercoledì 2 luglio 2014



 
 
LA LEGA SPI DI PORDENONE
in collaborazione con
COMPRENSORIO PROVINCIALE  SPI
CAMERA DEL LAVORO
AUSER PROVINCIALE
SNOQ PROVINCIALE

organizza una conferenza dibattito su
VIVERE IN SALUTE
i due punti sulla sanità regionale
per ascoltare il territorio

Introducono il tema
CARLA FRANZA (responsabile delle politiche sociali della Camera del Lavoro):
Le criticità del territorio

RENZO LIVA (Presidente della I Commissione consiliare FVG):
La situazione economica e gli stanziamenti per la sanità

STEFANO PUSTETTO (delegato del Presidente - III Commissione consiliare FVG):
Le proposte in discussione

Domande e interventi del pubblico


Coordina      ANNA PAGLIARO       (della Segreteria SPI Lega di Pordenone)


Sabato 5 luglio 2014 ore 9.30
BIBLIOTECA CIVICA – SALETTA DEGAN
P.ZZA XX SETTEMBRE PORDENONE



Parcheggi consigliati:
Candiani (retro stazione) € 0,30 all'ora                               F. Tavan (retro viale Dante) € 0,40 all'ora

sabato 31 maggio 2014

Superato un tabù: le donne votano le donne. Ora tutto può cambiare




 di Francesca Izzo

Le europee del 25 maggio erano il primo appuntamento elettorale dove si sarebbe misurato, con le preferenze, l'effettivo consenso popolare all'ingresso paritario delle donne nella politica e nelle istituzioni. Finora la democrazia paritaria era stata richiesta da movimenti , come Snoq, e condivisa dai dirigenti di alcuni partiti nella formazione delle liste bloccate, come nelle passate elezioni politiche. Mancava però la sanzione della volontà popolare. E l'abbiamo avuta, fragorosamente simbolizzata dal record assoluto di preferenze conquistato da Simona Bonafé che ha sbaragliato sul campo signori storici della raccolta di voti. Simbolo non di una vittoria solitaria ma di una affermazione femminile diffusa. Questo successo è stato possibile perché le donne hanno dato fiducia alle donne. Si incrinato un circolo vizioso da cui è sembrato per decenni molto difficile uscire: se le donne non le votano, alle donne che si mettono in gioco in politica manca la base vera di autonomia, sono facile preda della cooptazione e della strumentalizzazione, non riescono a incarnare , a dare voce, anche volendolo, alla diversità di mondi, esperienze, passioni ed idee, diventano come gli uomini . Allora, se è così, le altre donne non le votano: preferiscono cioè gli originali alle copie. Questo circolo si è interrotto. Ora tocca a loro, a queste giovani e meno giovani donne, legittimate da grande consenso e fiducia, fare la differenza in Italia e in Europa.
www.snoqlibere.it