sabato 19 novembre 2011

Riunione dei movimenti SNOQ del Triveneto a Pordenone sabato pomeriggio 19 novembre


    


 

 TERZO INCONTRO  RETE DEL TRIVENETO 


            All’incontro erano presenti  30 donne, rappresentanti  dei 6 comitati delle 5 città sulle 16  invitate:
-          3 del Veneto:  Rovigo, S. Donà di Piave, Venezia, vittorio Veneto
-         / del Trentino Alto Adige:  /
-         2 del Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine)

O.d.g.:
1/ Iniziative nella settimana del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne
2/ Forum 2012  sul tema lavoro, welfare, beni comuni
3/ Rappresentanza istituzionale di genere
4/ Rappresentazione corpo della donna

            Ha aperto la riunione Sonia Sfreddo presentando le due iniziative concordate per il 25 novembre con il comitato di Udine:
-         un comunicato congiunto sulle problematiche relative alla violenza contro le donne, che viene presentato alle rappresentanti delle altre città che potrebbero  a loro volta pubblicarlo sulla stampa locale;
-         una trasmissione radiofonica “Ad Occhi Aperti”  su Rai Regione FVG , condotta da Claudia Brugnetta, che verrà trasmessa in diretta dalle 11 alle 12.30 il 23.11 p.v. Ad essa parteciperanno:  Andreina Baruffini, avvocata per SNOQ di Udine, Anna Maria Poggioli del Consiglio Regionale delle Pari Opportunità, Maria De Stefano, Presidente dell’Associazione “Voce Donna”di Pordenone, Arnaldo Dovigo, redattore del blog “Parliamone assieme”.
-         Una trasmissione televisiva su Video Regione il 23.11 alle 19.00 sempre sul tema della violenza contro le donne, organizzata dal Comitato di Pordenone.

            Dopo la lettura del comunicato, a cui sono state apportate alcune correzioni, si è parlato della situazione dei Centri Antiviolenza e delle difficoltà di conduzione dei medesimi, sia a causa dei tagli dei finanziamenti, sia per le difficili relazioni con alcuni operatori della Questura e dei Carabinieri, che non essendo formati in materia, tendono a indurre le donne a ritirare la denuncia quando si presentano da loro.
            Sinteticamente una vivace discussione si è sviluppata sul fatto che:
-         è del tutto assente, sia in sede regionale, sia in sede nazionale, una statistica seria del fenomeno, per le resistenze delle Istituzioni;
-         manca la protezione delle testimoni;
-         la donna da vittima diviene imputata, soprattutto  quando la denuncia diventa un boomerang per la donna: si parla, infatti,  di “cultura che addebita alla vittima il reato”;
-         vengono spacciati incredibilmente come iniziative per prevenire la violenza i corsi di autodifesa,  dannosi, per le donne, sia dal punto di vista psicologico, sia per  l’incolumità fisica;
-         è quasi del tutto assente la prevenzione soprattutto dei giovani;
-         la formazione delle FF.OO e del personale socio-sanitario, iniziata con la firma in Prefettura a Pordenone del protocollo di intesa tra istituzioni pubbliche e il Centro Antiviolenza Voce Donna, va ripresa e continuata nel tempo per consentire la diffusione e l’utilizzo di buone pratiche in tema di interventi a favore delle vittime della violenza di genere.
-         Voce Donna illustra  alcune misure che potrebbe essere adottate dalle istituzioni per favorire
l’autonomia delle donne che si affrancano dalla violenza e per rendere loro giustizia.
-                     Anna Pagliaro di  Snoq di Pordenone  afferma che più che sugli abusi e i relativi reati, ci si deve soffermare sulla prevenzione e Anna Maria Poggioli ha, in maniera provocatoria, espresso il concetto che si pretenderebbe che la donna sia all’altezza della denuncia, esprimendosi con determinazione e fermezza.
            Riguardo a queste tematiche viene citato come particolarmente interessante il libro (che si trova online) della dott.ssa Bacciconi dell’Osservatorio Nazionale Sulla Violenza Domestica, in cui si  affronta il tema della violenza dal punto di vista fisico, psicologico ed economico.

            Circa il secondo punto all’o.d.g. Federica Agostini ha chiesto ragguagli a un’esponente di SNOQ di Venezia, che ha partecipato all’incontro di Bologna, dove si sta organizzando, con il supporto di SNOQ nazionale (era presente il Comitato Fondatore  Sapegno), un forum su lavoro e welfare per i giovani, previsto per  l’11 dicembre. Questa data  però coincide con la Manifestazione che SNOQ nazionale ha indetto nelle varie piazze d’Italia, , per cui ci si chiede se effettivamente avrà luogo.  Il forum dovrebbe articolarsi in tre momenti: il primo di raccolta di questioni di particolare rilevanza; il secondo su esempi concreti di esperienze lavorative; il terzo su un corso di formazione incentrato sulla tecnica di presa di parola. Ad oggi però non si sa nulla di certo.
           
            Circa l’idea di organizzare un Convegno del Triveneto, le rappresentanti di Venezia hanno proposto di occuparsi delle città, perché diventino vivibili per le donne e per i loro figli, individuando quali sono i  loro bisogni primari, che – se trovassero soluzione -  ricadrebbero positivamente anche sulla componente maschile. Oltre a questo sarebbe interessante anche valutare quali sono le realizzazioni femminili attuate nelle singole città, legando il tutto al bilancio di genere.
            M. Pia Tamburlini di Udine propone invece un evento in cui invitare donne italiane ed europee, che hanno realizzato in sinergia con altre donne, attività  divenute interessanti e “vincenti”, da proporre come modello alle nuove generazioni.
            Giovanna di Rovigo propone di creare le città  delle donne del Triveneto e   M. Pia di Udine porta a conoscenza delle presenti che a L’Aquila - dove ha partecipato alla prima Assemblea Nazione delle Donne della Rivoluzione Gentile – Andreina Baruffini di SNOQ di Udine ha presentato, assieme ad altre colleghe, la proposta per fare de L’Aquila la Città delle Donne, elevandola a simbolo della volontà di “ricostruzione” del genere femminile.
            M. Pia T. ha anche comunicato che a Udine il 22.11 verrà proiettato il docufilm “Parla con lui”, raccolta di interviste di giovani e uomini di diverse età e livello culturale, che hanno usato violenza sulle donne o che in qualche modo sono coinvolti professionalmente nella gestione delle violenze. Il film è particolarmente interessante perché  fornisce un punto di vista inedito sul fenomeno.  Ha anche segnalato che il 25 verrà presentato da parte di Italia dei Valori del FVG il progetto dell’Associazione francese “Choisir”, che ha selezionato le migliori leggi per le donne realizzate nei  Paesi europei.
            A proposito della proposta della componente veneziana, è intervenuta Anna Maria Poggioli per precisare  che le PP.OO. della Regione hanno realizzato (con l’adesione trasversale di tutti i partiti) il Progetto “Costruiamo le nostre città”, raccogliendo una gran messe di informazioni sui 4 capoluoghi di Regione (Trieste, Pordenone, Gorizia e Udine) e su Tolmezzo e Monfalcone, per la loro specificità socio-urbanistica. Il risultato è stato utilizzato anche per il nuovo Piano Urbanistico di Udine, redatto dopo aver sentito tutte le componenti cittadine e messo a disposizione degli abitanti per osservazioni e commenti.
            A questo proposito Sonia Sfreddo aggiunge che anche nel suo Comune (Budoia), è stato realizzato il Piano Regolatore Generale Partecipato, coinvolgendo associazioni, realtà della scuola, categorie di lavoratori, esempio questo di buone pratiche da condividere e a cui dare ampia visibilità.
            Dal progetto delle PP.OO., presentato da Anna Maria Poggioli, è risultato come dato particolarmente interessante che se il 90% delle donne si occupa di volontariato, solo il 3% è presente in politica nelle Istituzioni e quasi mai in ruoli apicali.
            M. Pia T.  ha quindi proposto di iniziare a preoccuparsi delle prossime amministrative, individuando concretamente i Comuni in cui si terranno, per cercare di realizzare con l’aiuto delle rappresentanti dei partiti e delle PP.OO. ,liste in cui la presenza di genere sia 50%-50%, in cui siano inserite donne competenti  e nel contempo cercando di avvicinare le donne a SNOQ e alla necessità di votare donna.

      Riguardo al terzo punto dell’o.d.g. si rimanda ogni decisione dopo il Forum di Bologna.
            Si è quindi discusso se aderire alla proposta di organizzare una manifestazione nelle varie città (promossa dal Comitato Nazionale, nonostante che molti Comitati locali si fossero dichiarati contrari). Dopo una vivace discussione per individuare la migliore soluzione possibile, si è convenuto di realizzare una manifestazione dei Comitati del Triveneto a Venezia (possibilmente in Campo S. Margherita) l’11 dicembre p.v. a cui presenziare con cartelloni, striscioni, volantini  delle attività effettuate nelle varie città. L’appuntamento è pertanto per l’11 dicembre, alle ore 10.30, alla stazione di Venezia, munite di palloncini rosa, sciarpe bianche e striscioni dei singoli Comitati.
            Anna Maria Poggioli chiede alle presenti la disponibilità a raccogliere firme per una petizione che sostenga una proposta  di modifica della  Legge Elettorale Regionale, circa la doppia preferenza di genere e altri meccanismi che tutelino le donne e consentano loro di entrare a pari titolo in politica.  Fa presente che in FVG è femminile il 52% dell’elettorato, per cui si tratta di una richiesta più che legittima per ristabilire la democrazia di fatto. La proposta è gi stata approvata dall’Assemblea nazionale delle  presidenti delle commissioni PP.OO.
La proposta viene approvata all’unanimità.
            Il quarto punto all’o.d.g. viene rinviato al prossimo incontro che si terrà in sede da destinarsi sabato 14 gennaio 2011, dalle 15 alle 18.
      L’incontro è terminato alle ore 18.20.















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