venerdì 9 dicembre 2011

Rassegna stampa dal Gazzettino del 9.12.2011

PORDENONE - «Se non le donne chi?» è il titolo del prossimo appuntamento organizzato dal comitato «Se non ora quando». Domenica la sezione pordenonese parteciperà all'evento organizzato dal comitato di Venezia (in contemporanea in tante altre città italiane) per ribadire che dalla crisi economica, politica e istituzionale in cui il Paese si trova non si esce senza il contributo delle donne.
      «Lo slogan sarà «Mai più contro di noi, mai più senza di noi» - spiega la referente provinciale del gruppo, Sonia Sfreddo, che opera fianco a fianco con Anna Pagliaro, Patrizia Biondi, e Teresa De Marchi - ossia un modo per parlare di Stato sociale, maternità negata, precariato femminile». La sezione provinciale di «Se non ora quando» è composta da donne che operano in prima linea in associazioni e partiti. «Consapevoli del fatto che il valore primo è rappresentato dalla dignità di qualsiasi essere umano - continua la portavoce Sfreddo - il nostro scopo consiste nel raggiungimento del bene comune e del diritto delle giovani generazioni ad avere un decoroso futuro». A fine novembre il Comitato aveva aderito alla Giornata internazionale della violenza sulle donne. Il Friuli Venezia Giulia non è esente da questo fenomeno, come affiora dai dati rilevati dai Centri antiviolenza delle 4 province: nel 2009 sono state 1.087 le donne che si sono rivolte ai sette centri antiviolenza regionali (Goap di Trieste, Sos Rosa di Gorizia, Da donna a Donna di Ronchi dei Legionari , Iotunoivoi donne insieme di Udine, Officina delle Donne di Udine, Voce Donna di Pordenone e Luna e l'altra di Trieste). Emerge che il 70% ha dichiarato violenza fisica e il 91% violenza psicologica. Il 61% è di età compresa tra i 25-44 anni , e sono coniugate il 53%. Sono donne provenienti da coppie con figli (42%), o vivono con figli da sole (17,7%). L'81% ha contattato direttamente i centri antiviolenza. Quelle che chiedono aiuto, posseggono una media scolarizzazione, e il 56,6% lavora come dipendente. Nel 2009 1.087donne si sono rivolte ai centri antiviolenza in regione, tra queste 127 in quello di Pordenone. Solo una piccola minoranza è costituita da donne straniere.
      Alessandra Betto

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