sabato 14 gennaio 2012

Incontro dei comitati SNOQ del triveneto a Rovigo il 14 gennaio 2012

 comitato Se Non Ora Quando di Rovigo

VERBALE DELLA RIUNIONE DELLA RETE TRIVENETO SNOQ
DEL GIORNO 14 GENNAIO 2012 A ROVIGO

Il giorno 14 gennaio 2012, alle ore 15, presso la sala Auser di Rovigo, si è riunito il gruppo della rete Triveneto dei comitati Se Non Ora Quando per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:
o.d.g.
1)    Legge elettorale della Regione del Veneto
2)    Seminario “Città delle donne” (titolo provvisorio)
3)    Coordinamento degli eventi in occasione dell’ 8 marzo
4)    Dinamiche della comunicazione interna della rete
5)    Varie ed eventuali

Alla riunione erano presenti:
per Cittadella: Maddalena, Margherita, Maribel
per Padova: Milvia
per Pordenone: Sonia
per San Donà: Adelaide, Annamaria
per Venezia: Palma, Paola, Simonetta
per Vittorio Veneto: Gigliola
per Rovigo: Franca, Francesca B, Francesca M., Giovanna, Ida, Loredana, Mariachiara, Mariangela, Raffaella

PUNTO 1) LEGGE ELETTORALE REGIONALE
Prende la parola Palma (Venezia) dicendo che alle 13 del giorno di approvazione della legge alcune rappresentanti dei comitati Snoq hanno avuto un incontro con il Presidente del Consiglio regionale e alcuni capigruppo (Puppato, PDL, Lega). PDL e Lega non volevano la doppia preferenza, sarebbe passata in votazione solo la proposta della quota 50 % uomini- 50 % donne e l’inserimento in lista di un candidato donna e uno uomo in alternanza. L’aspetto negativo, secondo Palma, è che in commissione era stato stabilito che dopo due mandati il consigliere non avrebbe potuto essere rieletto, ma in Consiglio questo non è passato, facendo perdere un’occasione per un ricambio di persone. Attualmente l’unica speranza è che in Parlamento passi una proposta presentata in modo trasversale dalle donne di tutti i partiti.
Loredana (Rovigo) chiede se facendo un’attività maggiore di sensibilizzazione la base avrebbe potuto fare pressione sul Consiglio.
Milva (Padova) risponde che non è cosa così scontata; la Lega è l’unica possibilista. Chi rifiuta la modifica della legge elettorale a favore delle donne sostiene che il pericolo della seconda preferenza è la creazione di “squadre” per farsi eleggere. In generale manca la sensibilità sull’argomento.
Lo SNOQ dovrebbe fare una campagna per dire alle donne di non votare i partiti che non agevolano la presenza femminile nelle liste, oppure una campagna in positivo del tipo “qualsiasi partito voterai, scegli una donna come candidato”.
Il Friuli sta facendo una petizione per ottenere la doppia preferenza, partita proprio dalla Commissione Pari Opportunità.
Simonetta (Venezia) dice che con una maggiore sensibilizzazione il risultato non sarebbe cambiato, ma il movimento SNOQ avrebbe di certo fatto una figura migliore, perché si è mosso tardi e a Venezia c’erano poche presenze.
Per quanto riguarda il la legge elettorale a livello nazionale, il 3 e 4 marzo a Milano partirà un’iniziativa popolare. Il gruppo di Venezia vuole proporre un’attività di formazione regionale per discutere  quale legge elettorale possa essere più favorevole alle donne.

Con quest’ultimo intervento si collega il punto 2 all’odg.

PUNTO 2) SEMINARIO “CITTA’ DELLE DONNE”
Giovanna (Rovigo) ricorda che nella riunione della rete a Mestre si era parlato della possibilità di organizzare un seminario sui temi femminili, per cui il problema elettorale si può inserire all’interno di questi incontri più generali; sostiene inoltre che non si dovrebbe lavorare solo sull’urgenza ma all’interno di una programmazione a lungo termine.
Loredana (Rovigo) aggiunge che sarebbero opportuni incontri di formazione che permettano poi una ricaduta sul territorio di riferimento.
Paola (Venezia) dice che a Venezia sono stati creati gruppi di lavoro su temi specifici; nel gruppo “La città che vogliamo” si stanno preparando dei progetti concreti di rilancio di spazi della città.
Francesca (Rovigo) riallacciandosi a questo afferma che sarebbe utile recuperare degli spazi all’interno di ogni città per creare servizi per le donne e per realizzarvi eventi e incontri di formazione.
I progetti di recupero e valorizzazione degli spazi della città comporterebbero svariati vantaggi quali una dinamica concreta di coinvolgimento di persone e imprese (a prevalenza femminile) che si occupano della riqualificazione, contattai con donne che utilizzerebbero lo spazio e conseguentemente una sinergia migliore con il resto della cittadinanza.
Sonia (Pordenone) riferisce che in aprile ci sarà una rassegna di documentari “Voci delle inchieste”; al suo interno, il 14, il gruppo Snoq locale presenterà il libro di Chiara Saraceno “Conciliare famiglia e lavoro”: un esempio di come i gruppi Snoq possano interagire con realtà già esistenti per creare eventi più partecipati.
Maddalena (Cittadella) suggerisce di usare l’articolazione dei gruppi per temi che si è data Venezia e far partecipare ad essi un rappresentante di ogni comitato per creare un lavoro sinergico su scala regionale, che poi possa confluire nel seminario “Città delle donne”.
Anna Maria (San Donà) ricorda che il PD ha organizzato una scuola di partito che è servita molto e ribadisce l’importanza di lavorare nel locale. Oggi Snoq e Pd di San Donà collaborano per diverse iniziative.
Francesca (Rovigo) illustra alla rete le numerose idee che Snoq Rovigo ha elaborato per il contenitore “Città delle donne”: ambiente e architettura, spazi e tempi per le donne; servizi per le donne (asili, centri-donna, consultori etc.), imprenditorialità femminile e ruolo della produttività femminile in tempo di crisi; immagine della donna nella città e nella comunicazione in genere (es: pubblicità); donne e cultura, donne e potere; banca del tempo.
Palma (Venezia) dice che è molto meglio concentrarsi su un unico tema, elaborarlo a livello locale e poi riunire le idee a livello di rete. Sarebbe opportuno partire con un questionario rivolto a tutte le donne del proprio territorio di riferimento per verificare le loro esigenze, le competenze di ciascuna e raccogliere le  proposte, in modo da fare un censimento del patrimonio architettonico da riqualificare e una programmazione degli interventi.
 Per la prossima riunione di rete sarà compito di ogni gruppo elaborare una bozza del questionario da somministrare e delle proposte per la modalità con cui lanciarlo sul territorio.
Il prossimo incontro si svolgerà dopo l’8 marzo a San Donà, che ha dato disponibilità, e il questionario sarà un punto all’odg.

3) EVENTI PER L’8 MARZO
I comitati concordano tutti sulla scelta di un unico tema da articolare nelle singole iniziative a livello locale; sentite le varie proposte i gruppi concordano sul seguente tema: “LA FORZA DELLE DONNE”, che sarà anche il titolo della giornata.
L’idea è quella di fare un evento allegro e positivo che mostri e promuova modelli di donne che ce l’hanno fatta e ce la fanno ogni giorno. Oltre al titolo comune si propone di realizzare un’immagine comune per le locandine attraverso cui verranno promosse le iniziative. Ognuno manderà la propria proposta via mail alla rete e anche sul blog di Venezia e la migliore verrà votata entro il 1 febbraio.

Esauriti tutti i punti all’odg la riunione si chiude alle ore 18.

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