venerdì 9 marzo 2012

Lavoro, il prefetto dalla parte delle donne

Per l’8 marzo Galante ha inviato al ministero il documento anti-dimissioni in bianco 
Dl Gazzettino del 9.3.2012


Venerdì 9 Marzo 2012,
PORDENONE - La neonata delegazione di donne, composta da esponenti di Cgil, Sel, Pd, Idv, Se non ora quando e Voce donna, è stata ricevuta ieri dal Prefetto, al quale aveva chiesto attenzione sulle scarse garanzie concesse alle lavoratrici. In particolare, nel giorno dedicato alla “Festa della donna”, la delegazione ha manifestato la propria preoccupazione per il crescente fenomeno delle cosiddette “dimissioni in bianco”, che molte lavoratrici sono costrette a sottoscrivere all’atto dell’assunzione o di rinnovo del contratto di lavoro e che consentono ai datori di lavoro di aggirare le leggi che tutelano la maternità. Il gruppo di donne, una 15ina, ha spiegato al prefetto Pierfrancesco Galante, che al momento non è possibile produrre dati locali riguardanti questo fenomeno, ma che i casi segnalati sono sempre di più. A livello nazionale, invece, dai dati Istat, si evince che nel biennio 2008/2009, ben 800 mila madri hanno dichiarato di essere state licenziate o di essere state messe nella condizione di licenziarsi, dopo aver comunicato al proprio datore di lavoro lo stato di gravidanza. E aggiunto che anche dall’ultimo rapporto Istat emerge che la percentuale delle interruzioni del rapporto di lavoro legate all’arrivo di un figlio si attesta sul 15%. Se a tale fenomeno si somma, poi, la grave crisi economica in atto, il mondo femminile risulta particolarmente penalizzato. Tutto ciò è stato riportato in un documento consegnato al prefetto, il quale si è impegnato a inoltrarlo ai ministri del lavoro e dell’interno. «Il ministro Elsa Fornero ha dimostrato un’apertura verso questo problema e allora è necessario - ha detto la delegazione - fare in modo che sia ripristinata la legge 188/2007, la quale prevedeva che la lettera di dimissioni venisse presentata dalla lavoratrice su appositi moduli disponibili presso le direzioni provinciali del lavoro, gli uffici comunali o i centri per l'impiego. Una legge che è stata cancellata dal governo Berlusconi». Lunedì il coordinamento si ritroverà per dare vita a una petizione, per ripristinare la 188, prima nei singoli gruppi e poi tutti insieme al mercato.
     
     

Nessun commento:

Posta un commento