martedì 29 gennaio 2013

«Cara Regione, adotta la doppia preferenza di genere»


    La Regione Friuli Venezia Giulia avrebbe una buona occasione per aggiungere al merito di aver ridotto i propri consiglieri, anche il merito di essersi adeguata alla normativa nazionale introducendo per le prossime elezioni di aprile la doppia preferenza di genere . La proposta di legge è stata presentata ma non è passata in discussione all'aula. Mancano pochi consigli regionali prima delle elezioni e non bisogna permettere che continui la vergogna di un'assemblea quasi senza rappresentanti femminili (3 su 60). Dallo scorso anno le donne della regione e la Commissione Regionale per le Pari Opportunità si sono attivate per raccogliere le firme per chiedere l'introduzione di questa norma che ormai è legge dello stato per tutte le altre amministrazioni italiane, ma che nella nostra regione a statuto speciale richiede una legge regionale. E’ necessario a mio parere premere con tutti i mezzi che abbiamo perché venga messa all'ordine del giorno questa legge prima che sia troppo tardi. Bisogna far capire che la mancata introduzione della preferenza di genere in Friuli Venezia Giulia può avere conseguenze elettorali negative per le forze politiche che la osteggeranno e ne impediranno la discussione ed approvazione, visto che l'unica corda sensibile ora è quella elettorale. Le forze politiche dovrebbero esprimersi chiaramente su questo fronte. Se a livello nazionale tutte le amministrazioni locali dovranno seguire questa norma che favorisce la pari rappresentanza di genere , perché il Friuli Venezia Giulia deve rischiare di essere la regione più maschilista della penisola? Non credo che le donne siano disposte sempre ad accettare di non essere rappresentate. Soprattutto in questa situazione politica in cui si sente un vivo desiderio di cambiamento , una maggiore presenza delle donne sarebbe già di per sé una svolta . E’ urgente pretendere che questa legge venga approvata ora e che si apra un dibattito delle forze politiche sui mezzi comunicazione. Sarà interessante il dibattito perché la proposta è trasversale alle forze politiche e quindi non pare che ci possano essere posizioni di schieramento , ma solo di convenienza o di ostilità nei confronti del genere femminile . Bruna Braidotti consigliera commissione regionale pari opportunità Fvg e rappresentante per l’Italia del Women Playwrights International

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