Siamo preoccupate per le modalità
e i toni con cui si sta affrontando il
tema della riforma della legge elettorale, e ci pare che la discussione sia più
incentrata sui vantaggi che le singole forze politiche trarrebbero nell’immediato
dall’adozione di questo o quel sistema elettorale, più che dal reale interesse per il bene comune del Paese e
dalla determinazione di scrivere regole che restituiscano ai cittadini e alle cittadine un vero potere
di scelta.
Un segnale chiaro dell’insufficiente ascolto è la scarsa attenzione al tema della
democrazia paritaria, da parte di quasi
tutte le forze politiche
L’ “Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”,
sottoscritto da oltre 50 Associazioni , e che da anni chiede di introdurre nelle disposizioni
elettorali, norme di garanzia che favoriscano la elezione delle donne,
indipendentemente dal sistema elettorale di riferimento sottolinea che:
“Se nel nuovo Parlamento ci sono più donne tra gli eletti,
ciò non è avvenuto grazie alla legge, ma malgrado la legge, per le scelte di
alcune formazioni politiche di scegliere le candidature attraverso elezioni
primarie, con l’uso della doppia preferenza, o designazioni on line. La
presenza di un maggior numero di elette ha influito sull’agenda del Parlamento
e ha accresciuto l’attenzione sui problemi drammatici di cui oggi sono vittime
le donne nel nostro paese: la disoccupazione, la precarietà, la disparità
salariale, i licenziamenti per matrimonio o maternità, la mancanza di servizi
per la famiglia, la violenza, il femminicidio, la distorsione dell’immagine
femminile. Anche per questo riteniamo indispensabile assicurare la presenza
paritaria delle donne in Parlamento.”
Siamo determinate a pretendere che nella legge siano
indicate precise azioni per assicurare, quale che sia il sistema
elettorale prescelto, norme che garantiscano una presenza paritaria delle donne
.
Chiediamo a tutte le forze politiche un’ assunzione di
responsabilità per rendere finalmente compiuto il nostro sistema rappresentativo.
Si tratta di una “emergenza” democratica : va trattata come tale.
In caso contrario sarà
una sconfitta che pagherà tutto
il Paese, non solo le donne!
SE
NON ORA QUANDO?
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