Report dell’incontro tra i comitati Senonoraquando e le associazioni a cura della redazione SNOQ nazionale.
(2 ottobre 2011)
70 donne. 23 comitati. 8 associazioni. Cinque minuti a intervento, nella formula collaudata a Siena, e un fiume di parole, di proposte e di idee per cambiare l’Italia.
Organizzato il 2 ottobre nella Sala Lonzi della Casa Internazionale delle Donne di Roma, l’incontro tra il comitato nazionale Senonoraquando, i comitati Senonoraquando nati dopo il 13 febbraio e le associazioni è stato un primo tentativo di organizzare il movimento con modalità di delega.
Il confronto si è articolato intorno a due questioni principali:
Condivisione e costruzione di una AGENDA POLITICA DELLE DONNE che possa diventare la base delle prossime iniziative di Senonoraquando e del confronto con gli interlocutori politici.
Individuare e costruire UN’INIZIATIVA FORTE, condivisa e unitaria, per dare un segnale di assunzione di responsabilità da parte delle donne di fronte al declino culturale e politico del Paese. Se con il 13 febbraio le donne si sono poste come soggetto politico, e con l’incontro di Siena Senonoraquando è avanzato sul piano organizzativo e politico, oggi, di fronte all’emergenza di un paese frammentato, diviso e in forte declino, le donne devono tornare ad essere presenti con un segnale forte. Non sarà pensabile immaginare di ripetere ora la stessa iniziativa del 13 febbraio, rischiando di perdere l’autonomia e la specificità del movimento e confondendosi con i tanti soggetti che si stanno mobilitando in questi giorni. Ma sarà certo necessario costruire insieme, entro l’anno, un grande momento di visibilità che abbia innanzitutto una forte valenza propositiva. Che esprima, cioè, la nuova visione del paese da parte delle donne.
COSTRUIRE L’AGENDA
Perchè un’agenda?: Sono le donne che devono costruire proposte alternative per l’Italia, poiché una delle cause del declino attuale è quella di non aver saputo affrontare il loro ingresso nel paese. Esserci, quindi, vuol dire prima di tutto occuparsi di questo declino per cambiare non solo l’Italia ma anche l’Europa di fronte alla crisi della classe dirigente maschile. Nato dall’esigenza di un patto tra donne differenti intorno a obbiettivi condivisi, Senonoraquando come nuovo movimento politico delle donne dovrà delineare i contenuti e il profilo di una piattaforma da mettere al centro della propria iniziativa di mobilitazione nazionale: una piattaforma da costruire insieme, a partire da ora, anche attraverso un’attività capillare di informazione e aggregazione.
Quando costruire l’agenda?: La proposta emersa dall’incontro del 2 ottobre è quella di lavorare entro il mese di novembre a un documento da lanciare sui territori. Sulla base del documento, che potrebbe essere presentato nel corso di una serie di incontri in alcuni grandi teatri italiani, sarà organizzata l’iniziativa di mobilitazione nazionale.
Quali temi per l’agenda?: L’incontro del 2 ottobre ha aggiunto tanti stimoli alle priorità già individuate a Siena. Lavoro e precarietà sono state parole ricorrenti: molti interventi hanno affrontato il tema della ricaduta della crisi economica e politica del Paese sulla vita delle donne, proponendo di lavorare su un nuovo modello di welfare ripensato dal nostro punto di vista. Si è tornate spesso sull’innalzamento dell’età pensionabile per le donne e sulla restituzione del tesoretto per investimenti sulle politiche sociali e famigliari, sulla conciliazione dei tempi della vita e del lavoro, sul congedo parentale obbligatorio per gli uomini. Uno dei nodi prioritari da affrontare è quello della rappresentanza, perché è necessario essere nei luoghi delle decisioni per poter incidere sui cambiamenti: per questo Senonoraquando, oggi riconosciuto come referente politico, dovrà confrontarsi con i partiti (a livello nazionale & locale) per esigere nuove forme di rappresentanza attraverso la richiesta di una nuova legge elettorale e lavorando sugli statuti degli Enti locali. Emergono intorno a questo argomento alcune proposte: sostenere le donne che si candideranno alle prossime amministrative, confrontarsi con candidati e candidate, insistere perché il voto delle donne sia condizionato proprio dall’inserimento della questione di genere nei programmi dei partiti. La rappresentazione del corpo è un altro dei temi fondamentali, e legato ad esso c’è quello della comunicazione, nella consapevolezza della necessità di mutare il rapporto tra le donne e l’informazione.
Chi fa l’agenda? L’agenda va costruita insieme. Uno dei temi ricorrenti in molti interventi del 2 ottobre è stata l’esigenza di aggregare altre donne attraverso un lavoro sul territorio, che in molte città ha già preso le forme della documentazione, dei dibattiti pubblici, dei presidi e dei centri di ascolto, e puntando sulla cultura per coinvolgere le più giovani. È inoltre importante che le donne lesbiche si sentano parte del movimento.
CONCLUSIONI
Il 13 febbraio siamo scese in piazza per la dignità delle donne, a Siena abbiamo chiesto un paese per le donne, ma ora è necessario lavorare unite perché la crisi del nostro paese sta portando al declino.
Le forze politiche non riescono ad avere una visione globale e continuano a praticare una politica della divisione e non dell’unità, ed è dunque il momento per le donne dell’assunzione di responsabilità.
Al termine dell’incontro del 2 ottobre, il comitato nazionale Senonoraquando propone che tutti i comitati comincino ad avviare dei tavoli di lavoro sui temi del welfare, della rappresentazione e della rappresentanza anche unendo e associando le forze, le competenze e le iniziative già in campo.
L’obiettivo è quello di elaborare insieme, per la fine di novembre, contenuti condivisi e proposte di governo per il Paese intorno a questi punti, nella consapevolezza che solo dopo aver costruito un percorso di chiarezza sarà possibile tornare in piazza .
QUESTO REPORT
Questo report è una sintesi dei tanti, preziosi contributi frutto dell’incontro con le donne intelligenti e determinate dei comitati e delle associazioni. Con l’urgenza della sintesi, nella speranza di non aver lasciato fuori nessuna, sono intervenute in sala il 2 ottobre: Comitato Senonoraquando nazionale, Grosseto SNOQ, Brindisi SNOQ, Siracusa SNOQ, Treviso SNOQ, Ravenna SNOQ, Venezia SNOQ, Salerno SNOQ, Bologna SNOQ Unite, Diverse, Libere, Tigullio SNOQ, Verona SNOQ, Comitato Donne Milanesi in rete con SNOQ, Donne e informazione, Modena SNOQ, Roma SNOQ, Torino Di Nuovo, Siena le donne del 13 Febbraio, Bolzano SNOQ, Reggio Emilia SNOQ, GIULIA, Udine SNOQ,Alessandria SNOQ, Arcilesbica, Napoli SNOQ, Belluno SNOQ, Pisa SNOQ, Torino Casa delle Donne, Archeologhe che Resistono, Sassari SNOQ, Roma Archivia.
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