COMITATI SE NON ORA QUANDO?
di PORDENONE e UDINE
Info Udine
Coordinatrice: Tiziana Pasian
E.mail:snoq.ud@gmail.com
Blog: senonoraquandoudine.wordpress.com
Facebook: Senonoraquando Udine
Info Pordenone
Portavoce: Sonia Sfreddo
E-mail:
Senonoraquando.pn@virgilio.it
Blog: http://senonoraquando-pn.blogspot.it/
Se non ora, quando? Se non ora, quando?
Comitato Promotore Comitato
di Udine
Gruppo
operativo
ELISABETTA ADDIS FEDERICA
AGOSTINI
ROBERTA AGOSTINI CRISTINA
ANSELMO
ANTONELLA ANSELMO ANDREINA
BARUFFINI
FRANCESCA CAFERRI MARIANGELA
BIASUTTI
PATRIZIA CAFIERO ROBERTA
CORBELLINI
ANNA CARABETTA MANUELA
MAIERON
RITA CAVALLARI GIANNA
MALISANI
CARLOTTA CERQUETTI CLARA
ORSO
CRISTINA COMENCINI TIZIANA
PASIAN
FRANCESCA COMENCINI ROSALBA
PERINI
LICIA CONTE FEDERICA
RESCH
SILVIA COSTA MARIA
PIA TAMBURLINI
ELISA DAVOGLIO ANNA
ZAMPA
CECILIA D’ELIA e circa 350 contatti
VALERIA FEDELI Comitato di Pordenone
MADDALENA FRAGNITO 80 iscritti
FABRIZIA GIULIANI 400 contatti
LUISA RIZZITELLI
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Se Non Ora
Quando? E’ un movimento politico,
trasversale a tutti i partiti, aperto e plurale, nato in seguito alla
grande manifestazione organizzata dalle donne il 13 febbraio 2011 in tutte le piazze
d'Italia. Si prefigge di sostenere le politiche femminili e le Istituzioni, associazioni
e movimenti che perseguono la parità fra i due generi.
Presentazione
Siamo un gruppo di donne diverse per età, professione,
provenienza, appartenenza politica e religiosa.
Raccogliamo appartenenti ad associazioni e gruppi
femminili, donne indipendenti del mondo della politica, dei sindacati, dello
spettacolo, del giornalismo, della scuola e di tutte le professioni.
Se Non Ora Quando è un movimento trasversale, aperto e
plurale.
Il 13 febbraio abbiamo lanciato un appello per reagire al
modello degradante ostentato da una delle massime cariche dello Stato, lesivo
della dignità delle donne e delle istituzioni. Oltre un milione di persone,
donne e uomini insieme, si sono riversate nelle piazze di tutta Italia e di
molti paesi del mondo, convocate al grido “Se non ora, quando?”, a cui hanno
risposto: “Adesso!”.
Abbiamo detto e continuiamo a dire con tutta la nostra
voce che l’Italia non è un paese per
donne. Noi vogliamo che lo sia.
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o
dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce),
studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si
prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli,
mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i
partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato
allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui
vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità
femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va
ricordato nel 150esimo dell’Unità d’Italia – hanno costruito la nazione
democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata
dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo
oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E
ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di
raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e
intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse
e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno
inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la
coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la
soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da
una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita
e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità
delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare,
ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la
pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione,
di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini:
se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
ELEZIONI POLITICHE E AMMINISTRATIVE 2013
SE NON ORA QUANDO?: MANIFESTO E
CAMPAGNA VIDEO
Snoq? sfida tutti i partiti a conquistare il voto delle
Italiane
Roma, 20 dicembre 2012
“Vogliamo siano candidate ed elette numerose donne, forti, autorevoli e
rappresentative della realtà delle italiane, che si impegnino a superare le
discriminazioni e le diseguaglianze e a modificare la realtà e l’immagine delle
italiane. Ad agire per un’effettiva democrazia paritaria nelle istituzioni,
nella vita economica e sociale, nelle relazioni familiari e nella informazione.
Per fare dell’Italia una nazione più giusta, più forte, più coesa, più
autorevole in Europa e nel mondo”.
Se Non Ora Quando? si presenta all’appuntamento elettorale del 2013 con un manifesto che chiede a tutte le forze politiche di impegnarsi per un’Italia nuova, che faccia spazio alle donne nel governo del Paese. Un’ Italia ''che attraversa una congiuntura difficile e pericolosa e ha bisogno di energia e coesione per affrontarla”, dice il gruppo in una nota.
Se Non Ora Quando? si presenta all’appuntamento elettorale del 2013 con un manifesto che chiede a tutte le forze politiche di impegnarsi per un’Italia nuova, che faccia spazio alle donne nel governo del Paese. Un’ Italia ''che attraversa una congiuntura difficile e pericolosa e ha bisogno di energia e coesione per affrontarla”, dice il gruppo in una nota.
Per questo noi donne, di diverso orientamento culturale, religioso,
politico, chiediamo a tutti i partiti e movimenti politici di meritarsi il voto
delle Italiane, garantendo un impegno
costante sui seguenti punti:
Ø la formazione di liste paritarie per raggiungere
l’effettiva parità tra uomini e donne, 50 e 50, nei luoghi di decisione
pubblica;
Ø la riduzione drastica dei costi della politica,
trasparenza e democrazia nella vita interna dei partiti politici;
Ø l’inserimento nei programmi di alcune basilari
misure come un welfare che consenta l’occupazione femminile e offra alle
famiglie indispensabili servizi di cura per bambini, persone anziane e
disabili;
Ø politiche contro la precarietà lavorativa di
giovani e donne;
Ø l’estensione dell’indennità di maternità e del
congedo di paternità obbligatorio;
Ø il contrasto della violenza contro le donne e del
femminicidio;
Ø la ridefinizione del servizio pubblico
radiotelevisivo italiano in funzione di una nuova idea di cittadinanza, per una
rappresentazione rispettosa e plurale delle donne;
Ø la promozione di una cultura di genere a tutti i
livelli dell’educazione;
Ø la pienezza dei diritti civili per tutte le donne,
omosessuali ed eterosessuali, italiane e straniere, e la cittadinanza per chi
nasce in Italia;
Ø la difesa e l’applicazione della 194 su tutto il
territorio;
Ø l'obbligo
di valutazione dell’impatto di genere di tutti i provvedimenti legislativi e
governativi, in linea con le raccomandazioni europee.
“Si cambia la politica - si legge ancora nel comunicato - se le donne vi avranno voce e forza. Le donne italiane, dai margini della vita pubblica e lavorativa in cui sono ancora costrette, sanno che ci sono le risorse per cambiare e lo hanno già dimostrato rivendicando dignità il 13 febbraio 2011 e aprendo così una stagione di risveglio civile”
“Vogliamo che si realizzino quelli che ancora sembrano desideri impossibili: diventare madri, avere un lavoro, un’impresa, una scuola di qualità, fare ricerca, unire Sud e Nord, affermare la propria personalità e sentirsi parte di una vita e di una storia comune. Sappiamo che si può fare:
Se Non Ora Quando?”
Perché in questo Paese - che vogliamo assuma voce e volto - Se non ora quando? lancia parallelamente una campagna di mobilitazione attraverso l’uso partecipato degli strumenti video. L’iniziativa, intitolata Un paese per donne: le parole per dirlo, sarà una rappresentazione corale delle condizioni, delle idee e dei desideri delle donne, dal Sud al Nord. Da essa risulterà Come sono le giornate delle donne? Quali sono i loro bisogni e desideri? Cosa vogliono dalla politica? “Chiederemo loro - si legge nella nota - di raccontarsi e raccontare la loro vita attraverso i video''. Le attiviste di Se Non Ora Quando? realizzeranno le interviste sul territorio, ma tutte le donne d’Italia sono invitate a inviare autonomamente i propri contributi. Le interviste saranno pubblicate sul sito di Snoq? e confluiranno in un filmato finale.
Contemporaneamente al lancio del suo manifesto 2013, Se non ora quando? presenta anche una campagna sociale a favore delle pari opportunità.
Se Crescono le Donne, Cresce il Paese è una campagna multimediale che, grazie al patrocinio della Fondazione
Pubblicità Progresso, verrà pianificata sulle emittenti nazionali e su tutti i
media locali che vorranno ospitarla: tv, radio, affissione e web.
La campagna è incentrata su un filmato di Cristina Comencini, con colonna sonora di Patti Smith - che ha regalato per l’occasione la sua People have the power. Claudia Pandolfi e Valentina Lodovini sono le testimonial.
SNOQ UDINE
Carta d’identità e iniziative
Il Comitato udinese, costituitosi il 3 settembre 2011, ha promosso e
organizzato tutta una serie di iniziative ed è attivo in vari ambiti al fine di avvicinare la società ad un’ottica
femminile e paritaria e promuovere un cambiamento culturale, che renda
effettivamente democratico il nostro Paese, visto che le donne, pur essendo il
53% dell’elettorato, non sono adeguatamente rappresentate.
Il
Comitato SeNonOraQuando? di Udine
vuole essere un movimento di pressione per le Istituzioni ed i Partiti e di
riferimento e interlocuzione con le diverse parti sociali. A tal fine si adopera affinché:
Ø
la cultura di genere diventi un mezzo di
riflessione e di cambiamento per donne e uomini, da diffondersi attraverso le varie associazioni e reti
femminili;
Ø
la scuola assuma un ruolo determinante e
centrale nel modificare la cultura
« patriarcale » ancora dominante, attivando un processo di revisione per
introdurre una prospettiva di genere
all’interno delle pratiche educative. Queste devono fornire a tutte/i le/i
discenti delle scuole di ogni ordine e grado gli strumenti teorici, cognitivi e
relazionali necessari per uno sviluppo armonioso della personalità.
Ø
le donne acquisiscano consapevolezza del loro
valore e diventino protagoniste di un rinnovamento della politica.
Ø
le donne
che si impegnano in politica ricevano sostegno e visibilità.
Ø
venga
eliminata la violenza
fisica e psicologica da parte degli uomini, di cui le donne sono vittime
a tutte le latitudini (120 vittime nel 2012, alla data odierna).
In questa direzione si sono concentrate le forze del Comitato, che ha realizzato le
segenti attività:
Ø
redazione del
documento Cultura e Istituzioni
educative, per definire un nuovo modello culturale, che sostituisca quello
patriarcale, e per promuovere un progetto pilota sull’identità di genere nelle
scuole di tutti gli ordini e gradi. Si sta lavorando per un progetto sia
interregionale che europeo.
Ø
Coordinamento con i
Comitati del Triveneto (15 comuni circa) e con l’Associazione Nazionale di Promozione Sociale Rete delle donne per la Rivoluzione Gentile.
Ø
Intervento
all’assemblea studentesca presso il Liceo Marinelli
di Udine, in cui è stato presentato il documentario Parla con lui, il documentario firmato
da Elisabetta Francia e Caterina Serra, sostenuto dal Ministero delle Pari
Opportunità e dalla Provincia di Milano (2010), e il progetto Cultura
di cui sopra (8.02.2012).
Ø
Realizzazione di un evento-spettacolo per
avviare un dibattito sulla condizione femminile, con la partecipazione di
professioniste del Comitato Promotore Nazionale, e per presentare il testo teatrale Libere di Cristina Comencini sulla relazione intergenerazionale
(29.05.2012).
Ø
Raccolta di firme per
sostenere la proposta di legge per la doppia preferenza di genere, in modo da
favorire una maggiore presenza femminile nel Consiglio della Regione Friuli
Venezia Giulia.
Ø
Partecipazione a
Innsbruck alla Conferenza Internazionale Nuove
reti per le donne attive in politica (01.06.2012) e al seminario Donne che decidono sui social media
(Interreg IV - Udine, 19-20.10.2012).
Ø
Partecipazione
all’incontro nazionale promosso da SNOQ? di Torino Mai più complici, sul tema della violenza alle donne e ai tavoli di
lavoro organizzati per individuare i possibili metodi per contrastare tale
fenomeno (13-14 ottobre 2012).
Ø
Convegno-dibattito La voce del lupo (23.11.2012), in
occasione della giornata contro la violenza sulle donne, in cui alcuni relatori, tutti uomini, hanno
presentato i meccanismi che generano la
violenza degli uomini nei confronti delle donne. Il convegno è stato preceduto
da un flash mob contro i femminicidi nella
piazza del Lionello, davanti al Municipio di Udine.
Ø
Incontro – dibattito,
organizzato dalle Pari Opportunità del Comune di Pasian di Prato e dalle donne
del Partito Democratico, in cui SNOQ
Udine? e la Rete delle donne per la
rivoluzione gentile hanno chiesto a tutti i partiti, in modo specifico a
quello invitante, un impegno concreto indirizzato a:
1.
Favorire
l’approvazione della proposta di legge elettorale regionale concernente la
doppia preferenza di genere, pur nella consapevolezza che il provvedimento
normativo in oggetto non riflette la presenza e il ruolo delle donne nella
società, né garantisce la rappresentatività proporzionale della popolazione
femminile;
2. Anticipare l’adozione di regole di
condotte all’interno dei partiti, anche in assenza di specifici obblighi di
legge, in modo da garantire la pari
rappresentanza di genere nelle liste elettorali e la conseguente pari presenza
di genere come capolista e nei futuri organi di governo, nazionali e locali.
3. Definire e pubblicizzare l’elenco
delle candidate donne, garantendo un sostegno efficace in ogni fase, operando
una selezione mirata ed equilibrata delle candidature, effettuando un
monitoraggio sul rispetto dei programmi e degli impegni.
4.
Realizzare percorsi
concreti di educazione alla differenza di genere e di prevenzione e contrasto
alla violenza, assicurando un impegno finanziario specifico indirizzato al
supporto dei centri antiviolenza, alla formazione del personale coinvolto
nell’assistenza alle donne, alla realizzazione in ambito scolastico di percorsi
mirati, che includano anche la formazione dei docenti, il coinvolgimento degli
alunni/e e degli studenti/e e delle figure parentali.Auspica, a tal fine, che i partititi riducano autonomamente le spese
indirizzate alla campagna elettorale a mezzo stampa, in favore di un’azione che
utilizzi le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, con un
evidente risparmio di fondi pubblici
Da quanto sopra esposto. al Comitato Udinese pare di fondamentale importanza avviare un dibattito con le giovani
generazioni per rimuovere gli stereotipi che condizionano il rapporto tra i generi, limitano la comprensione tra
culture diverse, ostacolano la piena
realizzazione della democrazia. Per questo Snoq?
di Udine invita la cittadinanza tutta a partecipare sia ai lavori del
Comitato, sia alle iniziative che vengono periodicamente proposte.
SNOQ Pordenone.
Carta d’identità e iniziative
Il Comitato di Se Non Ora Quando? di Pordenone è costituito da una dozzina di
volontarie, 80 iscritte e 400 contatti. All’atto della adesione, alle
partecipanti è stata proposta una scheda per la raccolta dei dati e la “carta d’identità”
di SNOQ? di Pordenone, qui di seguito riportata.
Il Comitato SeNonOraQuando? di Pordenone è nato il 28 settembre 2011 per ridare dignità alle donne, sulla scia della prima grande manifestazione che ha portato nelle piazze di tutta Italia, il 13 febbraio 2011, migliaia di persone.
Il Comitato SeNonOraQuando? di Pordenone è nato il 28 settembre 2011 per ridare dignità alle donne, sulla scia della prima grande manifestazione che ha portato nelle piazze di tutta Italia, il 13 febbraio 2011, migliaia di persone.
Finalità
Ø stimolare le istituzioni ad ideare e
attuare politiche di genere in favore delle donne.
Ø supportare enti, associazioni,
istituzioni che attuino attività dedicate o connesse con le politiche di
genere.
Ø Costituire una rete con enti,
associazioni, istituzioni che attuino attività dedicate o connesse con le
politiche di genere.
Ø Organizzare attività, eventi,
manifestazioni per l’attuazione di politiche di genere, specialmente su
tematiche come la tutela dell’immagine femminile, la trasmissione del sapere di
genere, la solidarietà intergenerazionale, la democrazia paritaria, la
valorizzazione delle competenze delle donne.
Il Comitato, in sintesi, sta sostenendo la partecipazione delle donne a
trasmissioni, interviste nelle televisioni locali e sta divulgando, attraverso comunicati
stampa su ogni singola iniziativa, le attività sia dello SNOQ? locale, sia del Triveneto, sia del Nazionale.
Si elencano, qui di seguito, le
attività effettuate:
Ø Raccolta di firme a sostegno
della petizione, avviata dalle Pari
Opportunità Regionali, per richiedere
di introdurre la doppia preferenza di
genere nelle elezioni del Consiglio Regionale.
Ø La petizione, sottoscritta da 1200 firme - raccolte in una
settimana - presentata al Prefetto
assieme alle donne della Federazione Sindacale CGIL, di numerosi partiti e
associazioni a sostegno delle L. 188 contro le dimissioni in bianco.
Ø La richiesta ai Comuni per la
costituzione o il ripristino delle commissioni delle Pari Opportunità e del
Bilancio di Genere.
Ø Il sostegno, nelle scorse elezioni
amministrative, delle candidate.
Ø Partecipazione, con interventi e
collaborazioni, ad iniziative di
associazioni culturali quali Cinema Zero,
con cui si è organizzata una tavola rotonda sul tema Donne e
Lavoro, a cui ha partecipato, in
rappresentanza del Comitato Nazionale la prof. Francesca Izzo.
Ø Allestimento di una mostra fotografica
in collaborazione con il circolo La
finestra e il Comitato Snoq? di
Udine, durante le giornate della manifestazione Le Voci dell’Inchiesta della
scorsa primavere.
Ø Collaborazione con l’associazione Compagnia di Arti & Mestieri, partecipando a rappresentazioni
teatrali, letture in luoghi pubblici di testi al femminile.
Ø Celebrazione dell’8 marzo organizzando
una cena, durante la quale abbiamo divulgato le iniziative di Snoq? per raccolta firme delle varie
petizioni (per la doppia preferenza di genere e per il ripristino della legge
188 contro le dimissioni in bianco).
Ø Intervento, con un documento di
sintesi sulla democrazia paritaria,
all’incontro della FIDAPA del distretto Nord Est, organizzato a Mestre.
Ø Iniziative didattiche di carattere
storico-letterario nelle scuole, attraverso filmati e rappresentazione
teatrali, in sintonia con gli scopi prefissati, al fine di valorizzare, assieme
alle insegnanti che aderiscono al movimento, il ruolo delle donne nella società di oggi e
di ieri. (Vedi l’ iniziativa teatrale Sospiro
d’ anima. La storia di Rosa, presentato
nella scuola superiore Paolo Sarpi di San Vito al Tagliamento).
Ø Collaborazione alle iniziative del centro antiviolenza Voce donna di Pordenone e partecipazione a una trasmissione
radiofonica assieme al Comitato SNOQ? di Udine e alle Pari Opportunità della
Regione. Su tale tematica abbiamo partecipato,
con interviste a vari telegiornali e con comunicati stampa. alle iniziative nazionali per il lutto per le
donne morte sul lavoro di Barletta e alla manifestazione Una luce nel buio per l’uccisione di Stefania Noce da parte dell’ex
compagno.
Ø Partecipazione alla discussione sul
Piano di Zona del Territorio assieme a un gruppo ben nutrito di donne dei
sindacati, di rappresentanti di diversi partiti, di operatrici sociali e
di rappresentanti di associazioni.
Ø Partecipazione, con un proprio documento
depositato agli atti, alla terza commissione del Comune di Pordenone, dedicata
alla riorganizzazione del distretto sanitario e alla difesa delle prerogative
del Consultorio.
Ø Contributo, attraverso un documento,
al convegno svoltosi a Bologna Vite,
lavoro, non lavoro delle donne e partecipazione al convegno Choisir la cause des femmes. Le 14 leggi
europee migliori per le donne.
Ø Collaborazione in vari tavoli tematici
per l’individuazione di linee guida del nuovo Piano Regolatore Generale Pordenone più facile.
Ø Incontri periodici per confrontare
idee, iniziative, attività con i Comitati Snoq del Triveneto e con lo Snoq
nazionale (Siena a luglio 2011 e Venezia
a dicembre 2011)
In sintesi tutte le donne partecipanti
al Comitato si impegnano a divulgare nelle proprie associazioni, partiti,
federazioni sindacali, o semplicemente nel loro ambito lavorativo, le tematiche
femminili, per il raggiungimento di una effettiva parità e democrazia nella
nostra società.
Le nostre iniziative sono tutte
visibili sul sito: http://senonoraquando-pn.blogspot.it/
SNOQ di Pordenone.
SNOQ di Pordenone.
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