sabato 22 dicembre 2012

Report della riunione con i Comitati SNOQ, tenuta sabato 15 dicembre a Roma presso la Casa Internazionale delle donne



Presenti i Comitati di: Catania, Siena, Venezia, Udine, Genova, Ancona comitato 13 febbraio, Sapri, Cremona, Ancona Snoq,Torino, Bolzano, San Donà di Piave, Firenze, Roma, Cerveteri, Osimo, Napoli
Riassunto delle decisioni prese e  verbale.
Riassunto: è stata decisa una conferenza stampa di lancio della proposta del CP (appello e campagna di mobilitazione) e degli spot Pubblicità Progresso realizzati da Elena Rosa, di SNOQ Torino, con la regia di Cristina Comencini. La conferenza stampa si terrà presumibilmente giovedì 20  in tutte le città dove sono presenti i nostri comitati territoriali. Il 20 saranno distribuiti i nostri materiali: appello, descrizione della campagna di mobilitazione, materiale relativo allo spot (manifesti e cd dello spot per i siti online, i tg, la radio).
Sarà messo in piedi un gruppo di lavoro: Caferri, Taddei, Guido, Macali, Serughetti, Pampanini, Cerquetti, De Simone, Rizzitelli e Cavallari. Cinzia farà da raccordo con i territori che opereranno insieme a noi. A questo scopo Cinzia trasmetterà loro i link dello spot, a chi lo richiedesse, e il pdf dei manifesti (in tre formati). Elena Rosa ha ottenuto da una tipografia di Torino la stampa gratuita dei manifesti (di cui non si conoscono ancora le quantità) che potrà spedire ai territori che ne faranno richiesta. 
Verbale
In apertura da rivolgersi alle donne, ai partiti e all'opinione pubblica da Torino presenta la campagna che ha avuto la sponsorizzazione di Pubblicità progresso.
Segue Introduzione di Cinzia Guido.
Serena Sapegno CP interviene per spiegare l'appello, che tiene conto dei documenti pervenuti dai comitati. Legge l'appello che viene fatto circolare in fotocopia
Eva Macali CP presenta la campagna Un paese per donne: le parole per dirlo. Saranno girati dei video su un format comune in cui donne si esprimeranno. La proposta viene fatta circolare in fotocopia.
Lea Fiorentini di Firenze chiede che si facciano conferenze stampa questa stessa settimana per chiedere ai partiti primarie con liste separate e candidature a cerniera, e poi dopo via la campagna sui contenuti.
Marina La Farina di Catania che sarà' delegata ai diritti civili nella regione , ci parla della sua campagna elettorale, 5 proposte per produrre gioia, e del suo impegno da lesbica per i diritti civili. Applausi e auguri.
Comitato di Udine: nota che nel testo manca la cultura. A Udine hanno un progetto europeo sull'identità' di genere accettato da Università di Trieste Udine Pola e forse Parigi. Chiede di uscire dalla giornata con un manifesto comune e capire se ogni comitato dovrà presentare liste di donne o appoggiarsi a chi raccoglie curricula.
Manuela del Comitato romano si chiede se non si può fare più rete, unendosi per esempio al lavoro di Lella Golfo, oppure unendosi ad Accordo di azione comune per la democrazia paritaria che ha mandato una lettera ai partiti e ai movimenti. Raccomanda di non ignorare cosa avviene in ambiti più vasti.
Marcella Pompili di Roma parla di Welfare, che potrebbe accrescere l'occupazione femminile, ma potrebbe riprodurre il ruolo di cura delle donne e la segregazione in un settore che è già pesante dal punto di vista femminile. Esprime dubbi sull'uso del termine femminicidio. Si trova d'accordo con Lea Fiorentini e vuole mandare dei messaggi chiari. Il lavoro, dice, è messo in crisi perché non c'è più l'articolo 18. Dovremmo chiedere la riduzione drastica delle spese militari.
Comitato di Udine: Snoq deve rimanere autonoma dai partiti e deve rimanere massa critica. Snoq deve stare fuori dai partiti. Chiede informazioni circa lo statuto di SNOQ.
Cinzia Guido del CP interviene per chiarire la situazione. Esiste una Aps per ragioni di servizio di cui fanno parte alcune del CP.
Manuela Ghinaglia della Lombardia, afferma che dobbiamo lavorare molto perché ci sono tante cose che ci uniscono. Il documento che hanno presentato  è stato fatto insieme a donne dei diversi coordinamenti: Mantova Cremona Lodi Brescia Bergamo e Milano Sud.  Sul 50e50 è necessario essere ferme decise e per cambiare la politica per portare avanti i nostri temi. Il tema del Welfare è centrale. Va affrontato il discorso della legalità intesa come rispetto delle regole ma anche come problema della sicurezza.
Rosalia Allocco del comitato di Osimo chiede come Snoq potrà essere presente alle prossime politiche,  se come Snoq oppure nelle liste dei vari partiti. Il problema più importante le pare il lavoro, le buste paga si assottigliano ogni giorno di più. Dobbiamo ridurre le così dette missioni di pace.
Ciambelli del Comitato di Napoli: il 50 e 50 è la questione più importante ed è legato ai punti di programma.
Francesca Izzo del CP: dobbiamo uscire con conferenze stampa in tutta Italia illustrando l'appello, da rivolgersi alle donne, ai partiti e all'opinione pubblica, la campagna di mobilitazione, lo spot Pubblicità Progresso, che ha un carattere largo e può raggiungere tutte le donne. Dobbiamo esercitare la pressione più forte più concentrata e più persuasiva. A febbraio ci sarà una verifica con le candidate che sono disponibili e che quindi definiscono il loro profilo. Snoq vuole ricostituire il rapporto che si è rotto tra rappresentanti e rappresentate. Non ci sono candidate Snoq, i comitati non designano, ma l'appartenenza a Snoq non può diventare una discriminazione.
Claudia Bella del comitato di Roma: la democrazia paritaria è presupposto essenziale ma non sufficiente. Si sente in sintonia con la rete della Lombardia. La proposta del CP appare un po' carente dal punto di vista del lavoro e delle pensioni (le donne che hanno percorsi lavorativi discontinui hanno grossi problemi). L'Europa vale non solo per il rigore ma anche quando ci invita a sviluppare i diritti.
Stefanella Campana di Torino: noi dobbiamo in tempi rapidissimi fare la conferenza stampa. Rispetto allo spot credo che sia un'ottima cosa avere fatto una sintesi efficace per parlare a tutte le donne. La campagna si aggiunge al resto delle iniziative del CP. Per quanto riguarda il sostegno finanziario a Torino si sono organizzate come associazione per accedere a qualche contributo economico. Ringrazia le donne del Cp perché son riuscite a mettere insieme una sintesi del lavoro di tutte.
Maurizia del comitato di Roma oltre a quanto ha già detto Claudia vorrebbe aggiungere il tema della violenza contro i minori.
Benedetta Castelli: con il porcellum è un problema; senza potere non si conta nulla, basterebbe che i partiti facessero l'alternanza nelle liste.
Fine degli interventi della mattinata. I lavori riprendono alle 14,30.
Luisa Rizzitelli, del CP, presenta all'assemblea Josefa Idem, campionessa olimpica di canoa, venuta a portare un saluto. Josefa parla dell'esperienza maturata in 36 anni di attività agonistica ai massimi livelli in uno sport individuale come la canoa. È stato importante per lei far squadra con le donne e invita SNOQ ad andare avanti con un messaggio unitario.
Marina La Farina SICILIA parla dell'esperienza nelle elezioni regionali e dei successi ottenuti col presidente della regione Crocetta, che ha formato una giunta paritaria.
Valeria Fedeli, del CP, ricorda che siamo in un passaggio delicato. Il documento del CP propone una mediazione alta, puntando su quello che unisce e salvaguardando le differenze. Il documento ci rappresenta, con le nostre facce, ed è una scelta consapevole. Noi escludiamo liste SNOQ e puntiamo tutto sul 50/50. Non sarà facile, ma noi ci siamo per contare, per cambiare, per avere un paese per donne. Misureremo le distanze tra quello che i partiti ci proporranno e quello che noi proponiamo. Il nostro obiettivo sono le elezioni politiche, non le primarie.
Stefania La Rosa di FIRENZE fa una serie di osservazioni al documento, alcune di tipo linguistico (no al maschile neutro generico, uso di persone disabili al posto di disabili ecc.). Nell'intervallo pranzo si sono riunite le rappresentanti di vari comitati (Ancona, Osimo, Toscana, Roma Napoli e altri) e hanno discusso dei vari temi del documento. Propongono di inserire altri punti: riforma delle pensioni, estensione al lavoro precario delle garanzie previste per il lavoro stabilizzato, scuola pubblica, legge 194, legge 40, fine vita, ampliamento della voce sulla violenza di genere, beni pubblici, green economy, spese militari.
Maria Teresa Sega di VENEZIA ritiene poco rappresentati alcuni temi dell'elaborazione politica delle donne, in particolare i beni comuni, le spese militari, l'educazione di genere nelle scuole. Chiede che venga inserito il diritto di cittadinanza per le donne straniere.
Giorgia Serughetti del CP dà conto del fatto che i documenti pervenuti dal territorio sono stati attentamente letti ed inseriti nel documento del CP. È d'accordo a perfezionamenti del linguaggio, ma, per l'inserimento di ulteriori punti, sottolinea che il documento del CP è già frutto di mediazione. Per alcuni punti, come la green economy, siamo senz'altro tutte d'accordo, ma si tratta di un argomento tipico di un programma di partito, e noi non siamo un partito. Su altri punti, come le pensioni, non c'è accordo fra tutte le componenti di SNOQ. Chiede una visione pragmatica e teme che l'introduzione di nuovi temi possa portare a disfare il lavoro fatto. In merito alle prossime elezioni SNOQ non proporrà candidature proprie e chi vorrà candidarsi non potrà usare il logo SNOQ. Chi si candiderà dovrà autosospendersi da SNOQ.
Luisa Rizzitelli, del CP, richiama tutte all'unità. I partiti sono composti da una marea di uomini che non sono disposti a cambiare uno status quo, dice. Dobbiamo costringerli noi a farlo, adesso e insieme.
Nadia Mazzardis di BOLZANO ringrazia il CP dell'appello e ritiene che l'urgenza del momento politico non consenta di fare troppi cambiamenti. L'appello contiene i nostri temi fondamentali, su cui non ci sono contrasti. Ricorda l'attività svolta a Bolzano, in piena autonomia. Il CP è sempre stato a fianco del comitato, quando questo lo ha richiesto.
Tatiana Campioni della TOSCANA ritiene il documento del CP condivisibile. Siamo in ritardo, dice, ma la nostra forza sarà uscire in tanti luoghi d'Italia con la conferenza stampa, seguita dalla mobilitazione e dal monitoraggio circa il modo con cui i partiti politici creeranno le condizioni per realizzare i nostri obiettivi.
Grazia Giurato di CATANIA condivide il documento del CP e la campagna pubblicitaria. Questo è il momento della politica del fare, dice, e ricorda le attività in Sicilia, in particolare la presenza di SNOQ a Caltagirone al processo Noce e lo striscione STOP AL FEMMINICIDIO in piazza Duomo. Fa presente che anche l'assessora alle pari opportunità di Catania, di destra, si è messa a disposizione per le attività del comitato.
La rappresentante di GENOVA condivide il documento del CP. Espone l'attività del comitato, in particolare l'incontro con i candidati sindaci di Genova che ha portato a una giunta 50/50.
Titti Di Salvo, del CP, fa presente che la proposta del CP si articola in due momenti: l'appello (conferenza stampa, rapporti coi partiti, monitoraggio) e la materializzazione della condizione reale delle donne, da realizzare con le videointerviste. La voce di SNOQ è forte e autorevole se raccoglie opinioni condivise, e gli emendamenti proposti non corrispondono alla proposta SNOQ. Ci sarà un lavoro da fare su partiti e programmi elettorali per misurare e valutare quanto sarà recepito dalle richieste delle donne.
Cristina Comencini, del CP, dice che SNOQ è nata sul fatto che "non calza a nessuna". Osserva che su alcuni punti di cui si è parlato non c'è accordo (pensioni), di altri non si è mai parlato (fine vita). Sulla violenza ricorda che con "Mai più complici" e con il gruppo di lavoro coordinato da Fabrizia Giuliani del CP, abbiamo messo un moto tutte le altre iniziative e portato il femminicidio dai trafiletti di cronaca sulle prime pagine dei giornali. È stato come un sasso gettato in uno stagno. Lo spot di Pubblicità progresso potrà essere usato da tutti i comitati che lo chiederanno.
Concetta Contini di ANCONA chiede di integrare il documento con i temi lavoro, salute, scuola pubblica. Chiede poi di specificare, per le primarie, la richiesta di liste separate.
ARCILESBICA appoggia il documento del CP. Grazie di non demordere, dice, litighiamo tra di noi ma usciamo fuori compatte con voce chiara, limpida e forte. Meglio un punto in meno, ma chiare e forti. Ci sono priorità, il tempo corre, cogliamo l'occasione.
Anna Maria, di SAN DONÀ DI PIAVE, afferma che il documento va dato anche alle donne semplici ed è meglio togliere un punto piuttosto che aggiungerlo. Dobbiamo chiedere cose che si possano ottenere, controllando poi che siano attuate. Siamo libere e diverse, dobbiamo essere unite.
Manuela Ghinaglia di Cremona, che parla a nome della LOMBARDIA, pensa che abbiamo davanti una partita importante e dobbiamo adottare una strategia coerente. Ci sono temi prioritari, temi su cui non siamo d'accordo, temi dirimenti come il fine vita. Nota che il movimento sta crescendo.
Loredana Taddei, del CP, definisce la tabella di marcia. Mercoledì o giovedì conferenza stampa. Un gruppo per lavorare alla promozione dello spot. I comitati potranno chiedere a Elena Rosa il video e i manifesti, che saranno stampati gratuitamente da una tipografia amica, a Torino.
Mariella Gramaglia, del CP, chiede consapevolezza e responsabilità. Restiamo insieme con le nostre diversità, sapendo che ci sono due territori caldi: la dimensione etico-religiosa e le politiche economiche. I punti che non rientrano in queste tematiche possono, se possibile, essere integrati nel documento. Dobbiamo avere molta fiducia reciproca e anche la modestia di lavorare su una frontiera di consapevolezza e responsabilità.
Elisabetta Addis del CP dice che i cambiamenti vanno condivisi da tutte.
Lea Fiorentini della TOSCANA propone un comunicato stampa lunedì sulle primarie.
Elena Rosa, di TORINO, conclude mostrando di nuovo lo spot Pubblicità Progresso e dando a tutte le istruzioni per la trasmissione del video e l'affissione dei manifesti.
La riunione si chiude con mezzora di ritardo sul preventivato. Ce ne scusiamo con quelle che sono dovute andare via.
Il verbale è redatto da Addis e Cavallari.

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