giovedì 7 febbraio 2013

UE: VOTATA LA RISOLUZIONE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Strasburgo, 06 feb – Votata  in sessione plenaria a Strasburgo la risoluzione contro la violenza sulle donne, con cui la Commissione FEMM attraverso il presidente Gustafsson sollecita il buon esito della prossima sessione della CSW (Commissione sullo Status delle Donne) delle Nazioni Unite, che si terrà a New York dal 4 al 15 marzo prossimi.
Molti i punti messi in luce dalla Risoluzione, che parte dalla constatazione che la violenza contro le donne persiste in tutti i paesi del mondo come la violazione più diffusa dei diritti umani e che - si legge nel testo - rappresenta uno dei principali ostacoli al conseguimento della parità di genere e dell'emancipazione femminile, interessando donne e ragazze di tutti paesi del mondo indipendentemente da fattori quali l'età, la classe sociale o la situazione economica, danneggia le famiglie e le comunità, comporta notevoli costi economici e sociali e limita e compromette la crescita economica e lo sviluppo.
La risoluzione invita l'UE a sostenere pienamente la raccomandazione del gruppo di esperti secondo cui la CSW 2013 dovrebbe decidere di sviluppare un piano globale di attuazione per l'eliminazione della violenza contro le donne e le ragazze.
Per l’Italia soddisfazione dalle europarlamentari Costa, Barracciu, Balzani, Borsellino, Serracchiani, e Toia che chiedono l’adozione del piano accompagnato da opportune azioni di sensibilizzazione e dall’adozione di misure normative specifiche.
“Sul piano europeo – hanno commentato le europarlamentari – chiediamo che L’UE metta in atto una strategia rivolta specificamente alla prevenzione e al contrasto di questo fenomeno che, come evidenzia la Risoluzione, si configura come un dato strutturale della violazione dei diritti umani in tutti i paesi del mondo, nelle molteplici forme e situazioni in cui esso si manifesta: dalla violenza domestica e psicologica a quella subita sul lavoro, alla violazione dell’integrità del corpo spesso messa in atto anche dai media, ai casi di violenza in situazioni di disabilità e a danno delle donne appartenenti a minoranze, fino alle MGF e alle violazioni subite dalle donne durante conflitti e crisi umanitarie".
Unione e Stati Membri sono inoltre invitati a firmare e ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica
 (Agenparl.it)

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