mercoledì 10 aprile 2013

Elezioni politiche 2013: vogliamo una regione per donne




Il nostro Paese attraversa una congiuntura difficile e pericolosa e ha bisogno di energia, coesione e nuova politica per affrontarla. Le elettrici del Friuli V. G., pur da un ruolo marginale nella vita pubblica  in cui sono ancora costrette, sanno che ci sono le risorse per cambiare e che si cambia la politica se le donne vi avranno voce e forza.

Per questo noi del Movimento Se non ora quando? chiediamo a tutti i candidati delle diverse liste e coalizioni che si candidano alla guida della nostra Regione, per meritarsi il voto delle donne nelle prossime elezioni, di sottoscrivere, in tutto o in parte, gli impegni qui di seguito elencati (contrassegnare sul numero l’impegno assunto).


1. Potenziare un welfare che consenta l’occupazione femminile e offra alle famiglie indispensabili servizi di cura per le bambine e i bambini, le persone anziane e quelle disabili.


2.   Operare a favore della prevenzione contro la violenza sulle donne il femminicidio, in particolare col riconoscimento, il sostegno e l’adeguato finanziamento dei centri che si occupano delle  donne vittime di atti di violenza di genere, favorendo una loro adeguata distribuzione nel territorio regionale.



3.   Promuovere azioni educative e di cura per gli autori di atti di violenza di genere adeguati a prevenire la reiterazione del reato.



4.   Promuovere nelle scuole della regione una cultura di genere a tutti i livelli dell’educazione.


5.   Pomuovere nelle nostre strutture universitarie e sanitarie la pratica e la ricerca della medicina di genere, con protocolli che favoriscano l’adozione in regione di procedure e farmaci specificatamente calibrati.


6.  Difendere e applicare la 194 su tutto il territorio regionale, salvaguardare la laicità della legge e la sua piena applicazione, garantire alle donne interessate  un’informazione  istituzionle e professionale per la tutela dei diritti di scelta libera e di privacy.    
         

7.  Difendere e potenziare i Consultori famigliari pubblici con adeguati finanziamenti e dotazione di personale per la piena realizzazione delle funzioni previste dalle leggi vigenti, con particolare cura per le azioni di  mediazione famigliare e di educazione sessuale.



  1.   Semplificare l’iter burocratico di riconoscimento dello stato di gravidanza ai fini dei congedi prenatali.



9.   Adottare in Regione il Bilancio di Genere per la valutazione dell’impatto sulla vita delle cittadine di tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi.


10. Appoggiare ogni proposta atta a favorire la presenza di donne nelle istituzioni, in particolare la proposta di legge elettorale regionale con la doppia preferenza di genere.



                                   firma………………………………………………………………………..



Se non ora quando?  si impegna a dare la massima visibilità ai sottoscrittori presso i media e presso tutte le donne iscritte o comunque vicine alle attività del Movimento








Nessun commento:

Posta un commento