giovedì 2 agosto 2012

COMUNICATO STAMPA



         Le rassicurazioni ricevute dall'Azienda sanitaria in merito ad un mantenimento dei servizi del consultorio di Pordenone in un'unica sede, pur rappresentando un passo in avanti, non è sufficiente.

         E' certamente importante che non si  proceda ad una  sua polverizzazione sul territorio, scelta che avrebbe snaturato la funzione dei consultori stessi . Gli operatori potranno, insomma ,continuare  a lavorare in èquipe ( compreso il servizio adozioni per il quale si prospettava una sua localizzazione anche se temporanea in altra sede), ma, lo ripetiamo, non basta.

         Occorre che questi importanti presidi vengano non solo difesi , ma  anche rivitalizzati nella loro funzione di tutela della salute delle donne.

         E' con questo obiettivo che un gruppo di donne appartenenti a partiti politici, organizzazione sindacali ed associazioni del territorio hanno chiesto un incontro con il direttore dell'Azienda sanitaria.

         L'obiettivo era quello di porre l'accento su alcune problematiche affinchè le stesse diventassero parte integrante dell'attività di programmazione dell'Azienda sanitaria per il 2013.

         Fra le priorità la necessità di garantire un servizio di prevenzione rivolto alle donne di tutte le fasce di età, diversamente da quanto inizialmente dichiarato dal Direttore generale Tonutti che riteneva improprio l'accesso delle donne anziane al consultorio. Un'interpretazione non suffragata dalla normativa nazionale e regionale che poneva limiti , questi sì impropri, alla risposta dei bisogni di salute dell'utenza femminile.

         L'altra priorità, poi, era sta individuata nell'attività di prevenzione rivolta agli adolescenti ed ai preadolescenti nel campo dell'educazione sessuale e della procreazione responsabile.

         Occorre essere presenti nei luoghi formali e informali dove i giovani si incontrano e dunque le scuole in primo luogo, ma anche gli spazi giovani od altro, utilizzando le forme di comunicazione più diffuse fra gli stessi.

         Su questi argomenti le donne presenti alla riunione (svolta il 19 luglio u.s.) hanno incontrato l'attenzione dell'Azienda sanitaria che si è peraltro impegnata ad  individuare modalità organizzative che consentano una continuità delle prestazioni a carattere ginecologico  da parte del medesimo professionista,ad avviare un percorso di omogeneizzazione dei servizi partendo dalle realtà che registrano maggiori sofferenze, a rivedere  il calendario degli appuntamenti dello screening ( pap-test) in maniera tale da garantire una maggiore cura nell'attività di prevenzione del consultorio.

         L'incontro si è concluso, inoltre, con l'impegno dell'Azienda  a confrontarsi sul  cosiddetto Progetto Consultorio , prima della sua stesura definitiva.

         Sarà ,questa l'occasione per poter raccogliere le proposte del territorio attraverso una partecipazione attiva della rappresentanza delle donne e delle loro associazioni.

         Insomma, è un arrivederci a settembre, quando potremo concretamente misurare l'attenzione dell'Azienda sanitaria sul tema della salute delle donne.     


Pordenone    26 luglio 2012

Cgil, Voce Donna, Se Non Ora Quando,Partito Democratico,Sinistra Ecologia e Libertà,Rifondazione Comunista, Italia dei Valori
Pordenone

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