lunedì 6 agosto 2012

COMUNICATO STAMPA


Il movimento SE NON ORA QUANDO di Pordenone si unisce all’appello di quanti
chiedendo l’approvazione della Proposta di Legge Regionale n. 215 del 2012, sulla Doppia Preferenza di Genere.
Al momento la proposta di legge è stata sottoscritta da 26 Consiglieri, ovvero tutta l’opposizione, più Mara Piccin (Lega Nord) e Luigi Ferone (Pensionati), ma servono almeno 31 voti favorevoli affinché la proposta diventi legge.

Lo SNOQ, che ha attivamente partecipato alla raccolta delle firme per la presentazione della proposta, ha visto molte donne dichiaratamente appartenenti allo schieramento dei partiti della maggioranza regionale aderire all’iniziativa e pertanto si chiede come esse possano sopportare di essere così palesemente ignorate dai consiglieri regionali eletti anche con i loro voti.
Ma in particolare si chiede se i voti femminili nel centro-destra contino così poco da poterci rinunciare o se anche per le donne, come per tanti uomini della compagine di maggioranza, le questioni di genere siano secondarie rispetto ad altri interessi.
Forse, dopo tanti anni di lotte femminili, è ora che tutte le donne facciano delle questioni di genere una priorità nei criteri di scelta politica, ponendo degli aut aut  definitivi a quanti le rappresentano, i quali, a parole in varie occasioni si sono detti solidali con queste problematiche, ma fino ad ora si sono sottratti ad ogni soluzione in vista di momenti decisivi.

Lo Snoq di Pordenone, ritenendo che l’approvazione della Proposta di Legge Regionale n. 215  sia assolutamente cruciale per poter avviare efficaci politiche di genere, specie in momenti di crisi economica in cui rischiano di prevalere i soliti interessi dei soliti poteri forti a scapito di ogni istanza di rinnovamento, ritenendo altresì che le donne possano rappresentare forze  innovative che ostacolino la deriva dell’antipolitica, si impegna a fornire ogni supporto a quante, deluse dalle politiche dei nostri rappresentanti regionali, intenderanno avviare nella prossima campagna elettorale iniziative di disturbo o di alternativa politica (potremmo pensare a liste autonome).

Si auspica, nel frattempo, che partiti e consiglieri di centro-destra rivedano le loro posizioni dimostrando rispetto e considerazione per le loro molte elettrici che si identificano in provvedimenti non più procrastinabili per la dignità politica delle donne.   

Pordenone 6 agosto 2012



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