Al Presidente
della XI Commissione
del Senato della Repubblica
Ai componenti
la XI
Commissione
del Senato della Repubblica
Oggetto: petizione n.1437
Siamo state di recente informate che la
petizione promossa dalle scriventi ed avente come oggetto “Ripristino della Legge 188/2007” è stata
assegnata per la discussione alla XI Commissione e registrata con il n. 1437 .
Il tema rispetto al quale chiedevamo
l'attenzione del Parlamento ha trovato spazio nel testo del Disegno di legge
relativo alla riforma del mercato del lavoro, testo sul quale desideriamo
esprimere alcune considerazioni.
Nell'art. 55 il contrasto alle
dimissioni in bianco non passa attraverso il ripristino della Legge 188/07, ma
attraverso procedure di convalida, peraltro non ancora regolamentate, di tipo
amministrativo presso le DD.PP.LL., ovvero informatico con l'espressione della
volontarietà delle dimissioni in calce alla Comunicazione obbligatoria.
In entrambi i casi si tratta , a nostro
parere, di misure meno efficaci delle procedure previste dalla Legge 188/2007 e
la seconda in particolare può esporre la lavoratrice alle pressioni del datore
di lavoro.
Di difficile comprensione è poi il
comma 8 che così recita. “Salvo che il fatto costituisca reato, il datore di
lavoro che abusi del foglio firmato in bianco al fine di dissimulare le
dimissioni...., è punito con la sanzione amministrativa da euro 5.000 a euro 30.000 ”.
Si tratta di un comma che suscita più
domande.
Quando
l'estorsione della firma si configura come reato e quando, al contrario,non
assume questa caratteristica?
Se
le dimissioni sono state estorte, secondo il medesimo disegno di legge che
modifica l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, non si è davanti ad un
licenziamento discriminatorio? Ed in questo caso la sanzione non consiste forse
nel reintegro, piuttosto che nella multa?
L'ultima osservazione riguarda il fatto
che l'art.55 già citato sembra parlare
ai soli lavoratori dipendenti ,restringendo così il campo di applicazione.
Per concludere, esprimiamo molte
perplessità sulla capacità del testo di combattere il fenomeno delle dimissioni in bianco che colpisce prevalentemente giovani donne
con la conseguenza di privare il nostro Paese di energie ed intelligenze
preziose.
Un fenomeno che, come abbiamo
sottolineato nella petizione, è difficile da rilevare, ma proprio per questo
particolarmente insidioso, una situazione che conosciamo da vicino per i molti
racconti di donne che ascoltiamo e l'esperienza che alcuni di noi vivono come
genitori.
Chiediamo, pertanto, che, nella fase di
discussione del DDL sul mercato del lavoro, le SS.LL. in indirizzo modifichino
l'art.55 con l'obiettivo di rendere più stringente l'effetto deterrente
dell'articolato medesimo, recuperando la semplicità e l'efficacia della Legge
188/2007 come da petizione presentata.
Cordiali
saluti.
Pordenone
31 maggio 2012
p. Il Comitato prov.le
per il ripristino delle Legge 188/2007
N.B. Al Comitato provinciale hanno aderito la Cgil, il Partito Democratico,
l'Italia dei Valori, Sinistra ecologia e Libertà, Partito della Rifondazione
Comunista, Se non ora Quando e Voce Donna di Pordenone.
Per eventuali comunicazioni contattare
·
Carla Franza
carla.franza@fvg.cgil.it
·
Sonia D'Aniello dansonia14@gmail.com
·
Sonia Sfreddo sfreddosonia@virgilio.it
·
Angela Chiddemi angelachiddemi@live.it
·
Maria De Stefano vocedonnepordenone@libero.it
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