La viceministro per gli affari
esteri Marta Dassù ha ribadito l’impegno del Governo italiano a
esercitare pressioni affinché la Convenzione di Istanbul sia ratificata
da parte degli Stati membri dell’Unione europea. Prima della votazione
finale, la vicepresidente di
turno Linda Lanzillotta ha
invitato l’assemblea ad osservare un minuto di silenzio, in ricordo di
tutte le donne vittime di violenza. «Dedichiamo questo voto a tutte le
donne vittime di violenza, a tutte le donne, le ragazze e le bambine che
nella vita e nella morte hanno subito violenza fisica o psicologica».
Grande soddisfazione anche da parte del ministro degli Esteri Emma
Bonino. «È motivo di grande soddisfazione che la prima ratifica
approvata dalle Camere nella nuova legislatura sia quella della
Convenzione di Istanbul. Dobbiamo essere i primi ad attuare a casa
nostra le “tre P” di Istanbul: prevenire la violenza, proteggere le
vittime, punire i colpevoli».
mercoledì 19 giugno 2013
Femminicidio. La convenzione di Istanbul è legge
La Convenzione di Istanbul
contro la violenza di genere è legge dello Stato Italiano. Il Senato ha dato il via libera con un voto all’unanimità, dopo quello della
Camera. Ad oggi la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione
e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza
domestica, scritta a Istanbul l’11 maggio 2011, è stata ratificata da
soli 5 Paesi: Albania, Montenegro, Portogallo, Italia e Turchia. Da
altri 23 Paesi europei, per ora, è stata solo firmata, e perché entri
in vigore serve la ratifica di almeno altri quattro Stati.
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