diritti delle donne

Raccolte quasi 1.200 firme contro le dimissioni in bianco

Quasi 1.200 firme raccolte in pochi giorni. E’ questo il risultato dell’iniziativa portata avanti da diverse associazioni del territorio a sostegno di una petizione per il ripristino della Legge 188/2007, meglio conosciuta come “legge contro le dimissioni in bianco”.
Se Non Ora Quando e Voce Donna, partiti politici (Pd, Sel, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista) e la Cgil di Pordenone, si sono mobilitati ed avevano anche incontrato il prefetto per rappresentare «la difficile situazione nella quale vengono a trovarsi molte donne costrette al momento dell'assunzione a sottoscrivere una lettera di dimissioni senza data da usare come arma di ricatto o come strumento per aggirare le leggi che tutelano la maternità - spiega Carla Franza -. Un fenomeno difficile da rilevare ma non per questo meno insidioso. Ne abbiamo avuto conferma quando il “Comitato provinciale per la Legge 188” ha organizzato un volantinaggio ed una raccolta di firme nella zona del mercato di Pordenone. In quell’occasione - prosegue Franza - molte delle persone che si sono fermate al nostro banchetto conoscevano il fenomeno delle dimissioni in bianco per averlo sperimentato sulla propria pelle o sulla pelle di figlie, amiche, colleghe di lavoro. Non si tratta di qualcosa di lontano dalla nostra realtà territoriale, ma di pericolosamente vicino. Una situazione che rischia di produrre un enorme spreco di intelligenze e competenze e di creare nel contempo un problema sociale».
Un lavoro instabile, quale è quello che solitamente viene attivato, percorsi lavorativi discontinui, salari più bassi «tutto questo produrrà nei prossimi anni un bacino molto ampio di futuri poveri. Ed in questo, purtroppo, le donne hanno ed avranno un triste primato. Per questo - conclude Carla Franza - chiediamo attenzione al mondo politico affinchè venga approvata una legge che affronti con efficacia un problema che riguarda tutti noi».

10 aprile 2012  dal Messaggero Veneto