martedì 24 aprile 2012

Quando vincono le donne non perde nessuno

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Siamo donne lucchesi. Siamo donne preoccupate dallo stato di degrado e del rischio di fallimento del Paese, governato sostanzialmente da uomini, con una partecipazione delle donne troppo episodica ed esigua.
Oggi siamo qui a pagare i danni causati da governi diversi, che nei decenni non sono riusciti a dare adeguate risposte alle esigenze del Paese, che hanno prodotto un alto debito pubblico al quale non corrisponde nemmeno una adeguata offerta di servizi pubblici.
Oggi siamo qui a subire, più degli uomini, le pesanti manovre finanziarie che hanno colpito il welfare sui nostri territori ed hanno innalzato bruscamente la nostra età pensionabile, un insieme di misure che puniscono soprattutto noi donne e la coesione sociale e intragenerazionale di cui siamo protagoniste.
Noi donne, lavorando fuori e dentro casa, occupandoci di figli, anziani, malati, siamo di fatto l’unico welfare del Paese; sappiamo negoziare, praticare la tolleranza e la cura delle persone e delle cose; sperimentiamo sulla nostra pelle ogni giorno cosa non funziona nelle città. Conosciamo i sogni, i bisogni e i desideri di una comunità: lavorare, abitare, disporre di servizi sociali adeguati, avere una scuola migliore, riscoprire la solidarietà e il senso di responsabilità.
Desideriamo una “governance”, fatta di intelligenza, concretezza, intuito, creatività, affetti e “cura”. E’ la nostra voglia di costruire relazioni più serene e meno competitive, di costruire solidarietà e corresponsabilità, di basare il governo del territorio sulla condivisione e la cura verso le nuove generazioni . Noi donne, oggi più che mai, vogliamo riprenderci il nostro futuro, un futuro dove non ci sia spazio per la violenza maschile, nelle sue forme esplicite e mascherate, dove non ci sia più subalternità, dove anche il diritto alla felicità sia uno degli obiettivi della buona politica.
Per questo diciamo che è giunto il momento di dire basta; vogliamo produrre un cambiamento su base locale e nazionale e fare sentire chiara e forte la nostra voce. Siamo la maggioranza in questo Paese e nessuno può più permettersi di ignorare i nostri pensieri e rinunciare ai nostri contributi.
Vogliamo partire dalle Amministrazioni Comunali, poiché l’equilibrata rappresentanza dei sessi negli organi amministrativi garantisce l’acquisizione di un patrimonio umano, culturale, sociale, di sensibilità e di professionalità che solo la diversità di genere può assicurare.
Per questo vogliamo che la nuova Giunta sia composta, per metà, da donne, e che lo stesso principio venga tenuto in debito conto nella definizione dei Consigli di Amministrazione delle Aziende partecipate.
Nel dicembre 2008, la Commissione Pari Opportunità della provincia di Lucca ha chiesto agli Enti Locali l’adeguamento dello Statuto per l’introduzione del principio della parità (50% alle donne) nelle nomine di competenza. Crediamo sia giunto il tempo di dare continuità a quella iniziativa che prendeva atto di una anomala sotto rappresentazione delle donne in tutti gli organismi decisionali di questo territorio.
Inoltre desideriamo che a livello comunale sia presente una Commissione Pari Opportunità tra uomini e donne che sappia valorizzare il punto di vista delle donne impegnate nelle associazioni, nelle organizzazioni dei lavoratori e datoriali, nelle stesse forze politiche e contribuisca ad indirizzare correttamente il governo della città per il benessere di tutti.
Consapevoli che anche molti uomini condividono tali riflessioni, invitiamo uomini e donne a firmare questo appello col quale chiediamo che sia sancita, senza possibilità alcuna di equivoco, la rappresentanza paritaria delle donne. Questo stesso principio di equilibrata rappresentanza dovrà essere alla base della formazione delle liste elettorali per determinare un maggiore equilibrio nella composizione del Consiglio Comunale.
Chiediamo alle candidate e candidati, ai partiti politici e alle liste civiche di sottoscrivere questo impegno e di realizzarlo compiutamente.

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