Siamo
donne lucchesi. Siamo donne preoccupate dallo stato di degrado e del
rischio di fallimento del Paese, governato sostanzialmente da uomini,
con una partecipazione delle donne troppo episodica ed esigua.
Oggi
siamo qui a pagare i danni causati da governi diversi, che nei
decenni non sono riusciti a dare adeguate risposte alle esigenze del
Paese, che hanno prodotto un alto debito pubblico al quale non
corrisponde nemmeno una adeguata offerta di servizi pubblici.
Oggi
siamo qui a subire, più degli uomini, le pesanti manovre finanziarie
che hanno colpito il welfare sui nostri territori ed hanno innalzato
bruscamente la nostra età pensionabile, un insieme di misure che
puniscono soprattutto noi donne e la coesione sociale e
intragenerazionale di cui siamo protagoniste.
Noi
donne, lavorando fuori e dentro casa, occupandoci di figli, anziani,
malati, siamo di fatto l’unico welfare del Paese; sappiamo
negoziare, praticare la tolleranza e la cura delle persone e delle
cose; sperimentiamo sulla nostra pelle ogni giorno cosa non funziona
nelle città. Conosciamo i sogni, i bisogni e i desideri di una
comunità: lavorare, abitare, disporre di servizi sociali adeguati,
avere una scuola migliore, riscoprire la solidarietà e il senso di
responsabilità.
Desideriamo
una “governance”, fatta di intelligenza, concretezza, intuito,
creatività, affetti e “cura”. E’ la nostra voglia di costruire
relazioni più serene e meno competitive, di costruire solidarietà e
corresponsabilità, di basare il governo del territorio sulla
condivisione e la cura verso le nuove generazioni . Noi donne, oggi
più che mai, vogliamo riprenderci il nostro futuro, un futuro dove
non ci sia spazio per la violenza maschile, nelle sue forme esplicite
e mascherate, dove non ci sia più subalternità, dove anche il
diritto alla felicità sia uno degli obiettivi della buona politica.
Per
questo diciamo che è giunto il momento di dire basta; vogliamo
produrre un cambiamento su base locale e nazionale e fare sentire
chiara e forte la nostra voce. Siamo la maggioranza in questo Paese e
nessuno può più permettersi di ignorare i nostri pensieri e
rinunciare ai nostri contributi.
Vogliamo
partire dalle Amministrazioni Comunali, poiché l’equilibrata
rappresentanza dei sessi negli organi amministrativi garantisce
l’acquisizione di un patrimonio umano, culturale, sociale, di
sensibilità e di professionalità che solo la diversità di genere
può assicurare.
Per
questo vogliamo che la nuova Giunta sia composta, per metà, da
donne, e che lo stesso principio venga tenuto in debito conto nella
definizione dei Consigli di Amministrazione delle Aziende
partecipate.
Nel
dicembre 2008, la Commissione Pari Opportunità della provincia di
Lucca ha chiesto agli Enti Locali l’adeguamento dello Statuto per
l’introduzione del principio della parità (50%
alle donne)
nelle nomine di competenza. Crediamo sia giunto il tempo di dare
continuità a quella iniziativa che prendeva atto di una anomala
sotto rappresentazione delle donne in tutti gli organismi decisionali
di questo territorio.
Inoltre
desideriamo che a livello comunale
sia presente una Commissione Pari Opportunità
tra uomini e donne che sappia valorizzare il punto di vista delle
donne impegnate nelle associazioni, nelle organizzazioni dei
lavoratori e datoriali, nelle stesse forze politiche e contribuisca
ad indirizzare correttamente il governo della città per il benessere
di tutti.
Consapevoli
che anche molti uomini condividono tali riflessioni, invitiamo
uomini e donne a firmare questo appello col quale chiediamo che sia
sancita, senza possibilità alcuna di equivoco, la rappresentanza
paritaria delle donne. Questo stesso principio di equilibrata
rappresentanza dovrà essere alla base della formazione delle liste
elettorali per determinare un maggiore equilibrio nella composizione
del Consiglio Comunale.
Chiediamo
alle candidate e candidati, ai partiti politici e alle liste civiche
di sottoscrivere questo impegno e di realizzarlo compiutamente.
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