giovedì 24 maggio 2012

Ass 6, sedi sparpagliate Incertezza sulla cittadella


Ragioni di “necessità” stanno all’origine della redistribuzione dei servizi distrettuali e di quelli della Ass 6 sul territorio. Iniziando dall’inadeguatezza della sede di via San Quirino che l’Azienda sanitaria dovrà abbandonare a breve, pena l’erogazione di sanzioni da parte dell’Ispettorato del lavoro chiamato dalle organizzazioni sindacali. Questioni normative, invece, dietro alla concentrazione del dipartimento di salute mentale con il centro 24 ore in via Montereale, «siamo l’unica Ass in regione ad avere sedi diverse – ha spiegato alla terza commissione consiliare di Pordenone il direttore generale Giuseppe Tonutti, in audizione ieri sera con il direttore del distretto urbano Mauro Marin -; la nuova collocazione in via Montereale ci consentirà di ottimizzare le risorse umane». Quindi il dipartimento di prevenzione, destinato al Villaggio del fanciullo insieme alla sede del distretto, oggi in locali in affitto dall’Inail ma richiesti indietro dallo stesso istituto che ne ha necessità. Le soluzioni individuate, venuta meno l’ipotesi dell’ex comando Ariete, consentono alla Ass 6 di risparmiare risorse, le nuove locazioni sono considerevolmente più economiche, e non penalizzano i cittadini. «Le prenotazioni di visite ed esami si possono fare in farmacia – ha ricordato Tonutti – e appena ultimata la sperimentazione in atto, anche i pagamenti del ticket. Un migliore servizio di trasporti può rendere la sede del Villaggio del fanciullo più facilmente fruibile, fermo restando che l’unico servizio di interesse dei cittadini, ovvero lo sportello, siamo disponibili ad attivarlo in qualsiasi altro luogo il Comune potrà metterci a disposizione». Le perplessità di molti consiglieri sono rimaste inalterate, anche se poi il dibattito si è spostato su un altro argomento: tempi, luoghi e modalità di realizzazione della Cittadella della salute, complice una risposta poco chiara del presidente Tondo al consigliere Pupulin. Per Tonutti, l’assessore Romor e l’assessore Mazzer: «Se la Regione ci dice chiaramente che possiamo procedere con la progettazione, siamo pronti a farlo da domani mattina». La documentazione è già stata consegnata alla direzione della Salute, resta da capire se permanga il vincolo di mantenere Cittadella e nuovo ospedale vincolati ad un unico accordo di programma, cosa che Tondo, in realtà, non ha chiarito. Sulla sede della Cittadella rimane contrario Zanolin, mentre Tonutti ribadisce: «Non possiamo investire nel padiglione G dell’attuale ospedale se non ci appartiene». dal messaggero veneto

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