Ragioni di “necessità” stanno
all’origine della redistribuzione dei servizi distrettuali e di quelli della
Ass 6 sul territorio. Iniziando dall’inadeguatezza della sede di via San Quirino che l’Azienda
sanitaria dovrà abbandonare a breve, pena l’erogazione di sanzioni da parte
dell’Ispettorato del lavoro chiamato dalle organizzazioni sindacali.
Questioni normative, invece, dietro alla concentrazione del dipartimento di
salute mentale con il centro 24 ore in via Montereale, «siamo l’unica Ass in regione
ad avere sedi diverse – ha spiegato alla terza commissione consiliare di
Pordenone il direttore generale Giuseppe Tonutti, in audizione ieri
sera con il direttore del distretto urbano Mauro Marin -; la nuova
collocazione in via Montereale ci consentirà di ottimizzare le risorse
umane». Quindi il dipartimento di prevenzione, destinato al Villaggio del
fanciullo insieme alla sede del distretto, oggi in locali in affitto
dall’Inail ma richiesti indietro dallo stesso istituto che ne ha necessità.
Le soluzioni individuate, venuta meno l’ipotesi dell’ex comando Ariete,
consentono alla Ass 6 di risparmiare risorse, le nuove locazioni sono
considerevolmente più economiche, e non penalizzano i cittadini. «Le
prenotazioni di visite ed esami si possono fare in farmacia – ha ricordato
Tonutti – e appena ultimata la sperimentazione in atto, anche i pagamenti del
ticket. Un migliore servizio di trasporti può rendere la sede del Villaggio
del fanciullo più facilmente fruibile, fermo restando che l’unico servizio di
interesse dei cittadini, ovvero lo sportello, siamo disponibili ad attivarlo
in qualsiasi altro luogo il Comune potrà metterci a disposizione». Le
perplessità di molti consiglieri sono rimaste inalterate, anche se poi il dibattito si è
spostato su un altro argomento: tempi, luoghi e modalità di realizzazione
della Cittadella della salute, complice una risposta poco chiara del presidente
Tondo al consigliere Pupulin. Per Tonutti, l’assessore Romor e
l’assessore Mazzer: «Se la Regione ci dice chiaramente che possiamo procedere
con la progettazione, siamo pronti a farlo da domani mattina». La
documentazione è già stata consegnata alla direzione della Salute, resta da capire se permanga
il vincolo di mantenere Cittadella e nuovo ospedale vincolati ad un unico
accordo di programma, cosa che Tondo, in realtà, non ha chiarito. Sulla sede della Cittadella
rimane contrario Zanolin, mentre Tonutti ribadisce: «Non possiamo
investire nel padiglione G dell’attuale ospedale se non ci appartiene». dal messaggero veneto
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giovedì 24 maggio 2012
Ass 6, sedi sparpagliate Incertezza sulla cittadella
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