venerdì 25 maggio 2012

riunione condivisa per mercoledì 30 maggio h. 17.30 presso la cgil di Pn per discutere su quali iniziative proporre in merito agli argomenti del comunicato stampa


COMUNICATO STAMPA

         Nel mese di marzo un gruppo di donne appartenenti a sigle sindacali, partiti politici ed associazioni provinciali avevano promosso una modalità tutta nuova di ricordare la ricorrenza dell'8marzo: meno mimose  e maggiore impegno.

         L'argomento in questo caso riguardava il tema delle dimissioni in bianco, un fenomeno che tocca anche il nostro territorio e che colpisce in modo particolare giovani donne, costrette a firmare, congiuntamente al contratto di assunzione, anche una lettera di dimissioni senza data, una sorta di cambiale in bianco che mette al riparo alcune aziende da possibili assenze prevalentemente legate alla maternità.

         La petizione in pochi giorni aveva avuto in provincia il sostegno di più di 1200 firme ed era stata inviata al Ministro Fornero, ai Presidenti di Camera e Senato, ai Capigruppo di entrambi i rami del Parlamento.

         Oggi apprendiamo che il testo è stato annunciato all'Assemblea della Camera dei Deputati ed è stata assegnato, per la discussione, alla XI Commissione  lavoro.

         Adesso assume grande importanza che su questo tema ,che è stato per alcune settimane al centro della cronaca nazionale e locale,  non scenda il silenzio.

L'argomento è stato affrontato all'interno del DDL sul mercato del lavoro, ma il suo contenuto non ci soddisfa.
 
         Solleva, infatti, molti dubbi la capacità del testo stesso di combattere l'abuso di potere legato alla pratica di far firmare una lettera di finte dimissioni volontarie al momento dell'assunzione. E fa rimpiangere la semplicità e l'efficacia della Legge 188/ 2007 abrogata dal governo Berlusconi nel giuno 2008, dopo una breve esistenza.
Suscita, inoltre, perplessità il tentativo,peraltro pasticciato, di derubricare l'abuso delle firme estorte in reato aministrativo.

         Questo è certamente un articolo del disegno di legge sul mercato del lavoro che va modificato.

         L'attenzione  alla condizione femminile nel nostro Paese è, pertanto, lungi dal trovare soluzione o comunque la necessaria attenzione.

         Ne abbiamo avuto conferma con le ultime elezioni amministrative  che hanno visto nella nostra provincia un arretramento della rappresentanza femminile.

         Nei comuni dove si sono rinnovati i Consigli comunali si è passati da 21 consigliere a 19, con un unico segnale positivo rappresentato dall'elezione di una donna a sindaco a Casarsa della Delizia.
 
         In una provincia quale quella di Pordenone dove la percentuale delle consigliere comunali arrivava a poco meno del 17,8%  e  di quelle provinciali al 4% ,questo risultato dovrebbe suonare come un campanello di allarme  e chiamare ad una maggiore coerenza la classe politica locale fra il dire e il fare.

         Speriamo si faccia molto meglio nella scelta dei componenti le singole giunte. 


Pordenone 23 maggio 2012

Il Comitato prov.le
a sostegno della L. 188/2007

Nessun commento:

Posta un commento